Russia: attentato nella stazione treni Volgograd, 18 morti

MOSCA. – Torna il terrorismo separatista di matrice islamica in Russia, vicino al confine con il Caucaso. Una donna kamikaze si è fatta saltare in aria uccidendo almeno 18 persone, nella stazione ferroviaria di Volgograd, l’antica Stalingrado. Si tratta del secondo attentato nel giro di tre giorni in Russia meridionale; il secondo attentato a Volgograd nel giro di tre mesi; e questo rafforzare la paura di attacchi da parte di estremisti islamici nei giorni in cui la Russia ospiterà a Sochi le Olimpiadi Invernali. Mancano appena sei settimane all’inizio della kermesse nel resort su Mar Nero; Volgograd, un città di circa un milione di abitanti, dista circa 690km da Sochi e si trova a due passi dal Caucaso settentrionale, in cui tutte le province musulmane sono piagate dalla violenta istigata dall’insurrezione islamista. L’esplosione è avvenuta intorno alle 12:45 ora locale, nel momento di massima affluenza di viaggiatori in movimento per le vacanze di fine anno. La terrorista si à fatta esplodere di fronte a un metal detector, appena all’interno dell’ingresso principale della stazione, ha riferito il Comitato Investigativo federale. Oltre alle vittime, i feriti sono decine: 27 persone sono state ricoverate. Le immagini delle tv hanno mostrato un ‘enorme colonna di fumo fuoriuscire dalle finestre inferiori dell’imponente colonnato prospiciente l’edificio. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato di rafforzare le misure di sicurezza e garantire ogni tipo di assistenza alle decine di feriti, trasportandoli -se necessario – a Mosca. Volgograd era stata insanguinata da un altro attentato il 21 ottobre scorso, quando una donna-kamikaze collegata agli islamisti che combattono le truppe federale russe nel Caucaso del Nord, si era fatta esplodere a bordo di un autobus, uccidendo 7 persone. Le Olimpiadi invernali si apriranno il 7 febbraio e il presidente Vladimir Putin vuole farne una vetrina del suo prestigio personale. In Daghestan e Cecenia, tutte le province musulmane sono piagate dalla violenza istigata dall’insurrezione islamista che vuole imporre un emirato in tutto il Caucaso del Nord. Il leader della rivolta, Doku Umarov, un ‘signore della guerra’ ceceno, in un video diffuso nel luglio scorso, ha esortato i militanti a utilizzare “la massima forza” affinché il presidente Vladimir Putin non riesca a giovarsi della ribalta offerta dalle Olimpiadi Invernali. (AGI)

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