MADRID. – Numerosi gli appelli di Papa Francesco pronunciati al termine dell’udienza generale. C’è ovviamente sempre l’invito alla pace perché “la guerra è sempre una sconfitta, dall’inizio”, ricordando Ucraina, Terra Santa, Sudan e Myanmar, ma c’è anche e soprattutto l’invito all’accoglienza, visto che domani ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato:
“Possa essere l’occasione – ricorda il Pontefice – per rivolgere uno sguardo attento e fraterno a tutti coloro che sono costretti a fuggire dalle loro case in cerca di pace e di sicurezza. Siamo tutti chiamati ad accogliere, promuovere, accompagnare e integrare quanti bussano alle nostre porte. Prego affinché gli Stati si adoperino ad assicurare ai rifugiati condizioni umane e a facilitare i processi di integrazione”.
Pensiero speciale, infine, per il popolo cinese, in occasione del centesimo anniversario del Concilium Sinensis: “Preghiamo per questo popolo nobile e coraggioso, con una cultura così bella”, dice.