Console Manzitti (Barcellona): “La nostra comunità è cresciuta e continua a crescere”

La Ministra degli Esteri di Andorra Maria Ubach e il Console Generale di Barcellona Emanuele Manzitti. (Ufficio stampa Farnesina)

BARCELLONA. – La comunità italiana in Catalogna è in costante crescita e ai connazionali che arrivano per ragioni di studio e di lavoro si aggiungono i tantissimi turisti attratti dalle spiagge e dalle attività ricreative della regione. Se consideriamo gli arretrati che si sono accumulati durante la pandemia, si capisce rapidamente quanto possa essere arduo il compito che ha svolto e deve continuare a svolgere il nostro Consolato Generale.

È dei giorni scorsi un messaggio che il Console Generale Emanuele Manzitti ha rivolto ai connazionali spiegando, con grande trasparenza, ciò che è stato fatto durante il 2022 e quali sono gli obiettivi che si pone per il 2023.

Nonostante i risultati che si evidenziano da questo messaggio, c’è chi considera che non si faccia abbastanza. Abbiamo dunque interpellato direttamente il Console Generale Emanuele Manzitti che ha mostrato grande disponibilità a rispondere alle nostre domande.

 

Console Manzitti lei ha appena inviato un messaggio ai connazionali che riprodurremmo a conclusione di questa intervista, in cui spiega che il Consolato Generale di Barcellona ha quasi terminato lo smaltimento dell’arretrato delle pratiche. Può spiegarci con maggiori dettagli quali sono le aree che richiedono maggiore attenzione e quando crede che saranno finalmente smaltite tutte le pratiche ancora in attesa?

– Nell’ultimo anno e mezzo, il Consolato Generale ha compiuto uno sforzo importante teso a erogare agli italiani residenti, o presenti temporaneamente, servizi sempre più efficienti e qualitativamente migliori. Lo abbiamo fatto modificando e migliorando le procedure e investendo molto sulla professionalità del personale dipendente. La strada intrapresa e il lavoro svolto in questi mesi ha già portato risultati importanti. Il nostro obiettivo è di riuscire nei prossimi due mesi a smaltire definitivamente l’arretrato nella emissione dei passaporti. Ma il raggiungimento di questo obiettivo non rappresenta la fine del percorso. Stiamo lavorando in parallelo per ridurre i tempi di attesa in stato civile e anagrafe e per aumentare ulteriormente il numero di appuntamenti per l’emissione dei documenti. È in particolare questa ultima l’area cui stiamo prestando maggiore attenzione anche alla luce della crescita esponenziale delle richieste che tocca non solo questo Consolato Generale ma – come i vostri lettori avranno sicuramente notato – tutta l’Italia.

 

– La comunità italiana di Barcellona è in costante crescita anche per l’aumento degli italiani che arrivano dall’America Latina. Come contate di affrontare questo flusso crescente di pratiche che derivano dall’arrivo di nuovi italiani e italiane nella sua circoscrizione consolare?

– La comunità italiana residente nella circoscrizione è cresciuta e continua a crescere rapidamente. Negli ultimi cinque anni i connazionali iscritti AIRE sono aumentati del 6/7% annuo. Nel 2018 erano circa 93.000, oggi sono quasi 123.000. Circa il 40% degli iscritti proviene dall’America Latina. A questi si aggiungono i tanti connazionali che, a vario titolo (studio, turismo etc), si trovano temporaneamente nella circoscrizione.  A fronte di questa crescita vertiginosa, il personale dipendente del Consolato è aumentato, ma non in maniera proporzionale. Con le risorse umane di cui disponiamo, come detto, ci stiamo comunque impegnando per ridurre i tempi di attesa, modificando, laddove opportuno, e perfezionando le procedure in essere per aumentare la produttività e fare del Consolato un punto di riferimento per la comunità.

Il Console Generale d’Italia a Barcellona Emanuele Manzitti, il Primo Consigliere e Capo dell’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Madrid Roberto Nocella e il Responsabile dell’Ufficio dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) Giovanni Bifulco, in occasione dell’inaugurazione del padiglione italiano al Mobile World Congress

 

– Quali sono le caratteristiche della nostra collettività nella sua circoscrizione?

– La collettività italiana nella circoscrizione non si presta ad essere facilmente catalogata. Imprenditori, liberi professionisti, studenti, ricercatori, professori universitari, artisti, tanti giovani che operano nel settore delle nuove tecnologie, della ristorazione e dell’accoglienza, tutti accomunati da una fortissima passione per l’Italia e per il Paese che li ospita. Sono la linfa vitale che unisce Spagna e Italia e con la loro esperienza arricchiscono e rafforzano i legami tra i due Paesi.

 

– Fino a che punto incidono le richieste che vengono anche dai tanti turisti che arrivano nella sua circoscrizione?

– Nel 2022, secondo dati statistici spagnoli, nella sola Catalogna sono venuti oltre 600.000 turisti italiani. Solo l’anno scorso abbiamo assistito oltre 3000 persone. Queste numerose richieste, che spesso devono essere processate con urgenza e fuori dai normali orari di ufficio, hanno un impatto sul nostro lavoro, ma non ci hanno impedito di raggiungere i risultati ragguardevoli dello scorso anno.

 

– Crede che le nostre istituzioni potrebbero aiutare il Consolato ed eventualmente in che modo?

– Le nostre istituzioni non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Il Ministero degli Affari Esteri con cui sono in costante contatto ha autorizzato l’anno scorso un aumento del personale presente in sede. È un importante passo avanti e dobbiamo essere realisti, da questo punto di vista. In costante dialogo con Roma e con la nostra Ambasciata di Madrid, cerchiamo di rendere processi e procedure sempre più snelli al fine di venire incontro in maniera sempre più rapida ed efficiente alle esigenze dei connazionali. Vorrei anche sottolineare come negli ultimi anni si è anche avviata una intensa e proficua collaborazione con i Patronati e con il Com.It.Es. organo elettivo della comunità.

 

– Quali sono gli aspetti del lavoro svolto fino ad oggi che le danno maggiori soddisfazioni e quali quelle che invece le creano preoccupazione? 

– I risultati raggiunti sinora sono incoraggianti, ma non bastano per potermi definire completamente soddisfatto e soprattutto perché lo sia la comunità che dipende dal Consolato Generale. Abbiamo intrapreso un cammino virtuoso ma il tragitto è ancora lungo. Sono invece due le principali preoccupazioni. La prima è legata alla tanta informazione approssimativa e imprecisa sui servizi offerti dal Consolato e sulle procedure da seguire che   è talvolta possibile trovare sui canali social, ma non solo. Invito tutti i connazionali, piuttosto che ad affidarsi a mediatori, seppure in buona fede, a visitare il nostro sito, che aggiorniamo costantemente, così da avere informazioni corrette e puntuali sui tanti servizi offerti dal Consolato e soprattutto sulle corrette procedure da seguire. Spesso seguire procedure non corrette si traduce in un allungamento dei tempi per l’emissione del servizio desiderato. La seconda preoccupazione è in realtà una sfida. Far sì che questi risultati, che intendiamo migliorare ulteriormente, siano sostenibili nel medio termine a fronte di una crescita costante e sostenuta della comunità.

 

– Che altro vorrebbe dire alla nostra comunità oltre a ciò che ha già comunicato attraverso il messaggio pubblicato sul sito del Consolato? 

– Che siamo al lavoro per migliorare i servizi consolari, abbattere i tempi di trattazione delle pratiche, stabilire una comunicazione più rapida e fluida con i connazionali e rendere il Consolato un punto di riferimento per la comunità. Che sono perfettamente consapevole delle difficoltà che ancora oggi i nostri concittadini incontrano e rassicurarli che ulteriori risultati positivi non tarderanno ad arrivare.

 

– Come spiega la protesta di alcune decine di connazionali che hanno manifestato davanti al Consolato Generale sabato scorso?

– La protesta organizzata sabato è un sintomo delle difficoltà che ho elencato sopra. Alcune delle questioni sollevate dai manifestanti (specialmente quelle riguardanti i lunghi tempi di attesa e le difficoltà per ottenere appuntamento) sono purtroppo note, ma voglio assicurare tutti i connazionali che stiamo lavorando per migliorare tutta la gamma dei servizi resi dal Consolato che comprende, oltre all’emissione di documenti, alla trasmissione di atti di stato civile e alle pratiche di anagrafe, anche – ma l’elenco non è esaustivo – questioni notarili, di studio, di navigazione, di assistenza e cittadinanza. Riteniamo, inoltre, molto utile il mantenimento di un dialogo costruttivo, fatto di informazione corretta e proposte, con la comunità di riferimento, come già accade con Comites, Patronati e Associazioni.

Il Console Generale d’Italia a Barcellona Emanuele Manzitti, nel padiglione italiano al Mobile World Congress

 

Ecco di seguito il messaggio inviato dal Console Manzitti

alla nostra comunità residente in Catalogna:

 

“Care e cari connazionali,

desidero rivolgermi a tutti voi in un momento molto delicato del lavoro di questa Sede.

Il Consolato Generale ha quasi terminato lo smaltimento dell’arretrato di pratiche che ha visto questa Sede in un’articolata e complessa opera di recupero delle richieste pendenti accumulatesi – nella maggior parte dei settori –a partire dai primi mesi del 2020, soprattutto per le conseguenze derivanti dai ripetuti periodi di chiusura che hanno caratterizzato le fasi più acute della pandemia. Questa azione ha richiesto un grande sforzo da parte di tutto il personale impiegato nella Sede ed è stata condotta in un contesto caratterizzato da un’impennata della domanda di servizi dovuta sia alla costante crescita della collettività residente (dal 31 dicembre 2021 alla fine del 2022 gli iscritti AIRE sono aumentati di 6.885 unità da 110.992 a 117.877), sia alla ripresa dei flussi turistici a livelli superiori a quelli pre-pandemici.

I seguenti dati sui servizi resi nel 2022 e inizio 2023 ben rappresentano l’impegno profuso. Essi inoltre, rispondono ad un’esigenza prioritaria di sempre maggiore apertura e trasparenza nei confronti della collettività, un obiettivo cui tutto il personale del Consolato tende attraverso il nostro lavoro quotidiano. Alcuni dati in questo senso erano già stati pubblicati il 4 novembre 2022 (si veda il seguente link).

Il 2022 si è chiuso con l’emissione di 8.432 passaporti (+ 23,8% rispetto ai 6.808 nel 2019) e l’invio in produzione di 2.174 CIE. La modifica della modalità di presentazione delle richieste di passaporto attraverso la Piattaforma Prenot@mi operativa dal 10 ottobre ha consentito di dedicare la maggior parte del personale assegnato al settore allo smaltimento dell’arretrato (con, inizialmente, 15 e oggi 30 appuntamenti al giorno), garantendo al contempo la possibilità di presentare nuove richieste (cui attualmente sono destinati 12 appuntamenti al giorno). Ai 42 appuntamenti quotidiani, si aggiunge il lavoro di verifica ed elaborazione delle richieste di passaporto che provengono dalla nostra Rete consolare onoraria. Quest’ultima consente di servire, in prossimità territoriale, circa il 40% della popolazione residente nell’ampia circoscrizione, ed evitare, così, di creare disagio ai connazionali che non possono raggiungere la sede del Consolato Generale a Barcellona. Degli 8.432 passaporti emessi nel 2022, 3.280 sono stati infatti inviati ai nostri Consolati e Vice Consolati onorari per la consegna in loco. Stesso dicasi per le carte d’identità elettroniche rilasciate ai minori di 12 anni, per i quali non è necessaria la rilevazione dei dati biometrici e, pertanto la presenza fisica a Barcellona.

Nel 2022 sono stati trasmessi ai Comuni 1.869 atti (nascita, matrimonio e decesso) cui si sono aggiunte 131 sentenze di divorzio. Oltre a ciò, sono stati emessi 349 certificati di capacità matrimoniale, eseguite 107 pubblicazioni di matrimonio e rilasciati più di 100 certificati di stato civile, per un totale di 2.556 pratiche di stato civile trattate (+20% rispetto alle 2.130 del 2019). Tale impegno ha consentito di giungere ad un abbattimento importante dell’arretrato e una riduzione significativa dei tempi di attesa per la trasmissione degli atti. Al momento, ad esempio, il tempo medio di attesa per la trasmissione di un atto di nascita è due mesi rispetto ai sei mesi necessari a fine 2021. Per un atto di matrimonio i tempi sono in media di tre mesi, rispetto ai sette mesi di fine 2021.

Anche nel 2022 il Consolato ha assicurato una costante assistenza consolare alle fasce più vulnerabili della popolazione residente e non. Nell’anno appena concluso sono stati, infatti, condotti più di 3.100 interventi di assistenza che comprendono: interventi di assistenza sanitaria – compresi i casi Covid nella prima parte del 2022 – rimpatri salma, rimpatri sanitari, assistenza a minori – compresi i casi di sottrazione internazionale – a detenuti e senzatetto, gestione di incidenti e ricoveri, erogazione di sussidi e prestiti con promessa di restituzione.

La tendenza al miglioramento è confermata anche in questo primo scorcio del 2023 ed è nostro fermo obiettivo mantenere tali ritmi affinché il Consolato Generale possa fornire servizi sempre migliori e più efficienti alla collettività. In gennaio, sono stati emessi 1.086 passaporti, inviate in produzione 247 CIE e trasmessi 271 atti di stato civile (nascita, matrimonio e decesso). In febbraio sono stati emessi 956 passaporti, inviate in produzione 254 CIE e trasmessi 266 atti di stato civile (nascita, matrimonio e decesso).

La collettività al 28 febbraio 2023 contava 121.515 iscritti, 3.638 in più in soli due mesi. Si prevede che il numero di iscritti all’AIRE di questa circoscrizione possa superare le 130.000 unità entro il prossimo giugno.

Il nostro obiettivo è quello di divenire un punto di riferimento efficiente e funzionale di una collettività in costante crescita e, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, fornire massimo supporto ai connazionali per tutte le loro necessità.

Continueremo ad assolvere tale compito con costante entusiasmo, attraverso un attento monitoraggio della performance della Sede, oltre che nel rispetto del lavoro e della dignità delle donne e degli uomini che vi lavorano. In questo contesto sarà nostra cura fornirvi periodici aggiornamenti sullo status dei servizi consolari e sul loro progressivo miglioramento”.

Redazione Madrid

 

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