Díaz in un atto con Errejón: “La politica non è una questione di pressioni”

MADRID — Senza “rumors” né “pressioni”. Così Yolanda Díaz concepisce la politica, secondo quanto ha dichiarato oggi in un evento del suo Ministero del Lavoro sulla precarietà. Parole che potrebbero passare inosservate, nel marasma delle dichiarazioni politiche quotidiane, se non fosse per il contesto in cui la leader più elogiata della sinistra spagnola le ha pronunciate: in piena rampa di lancio del suo progetto politico Sumar, mentre permangono incognite sull’eventuale rapporto di questo nuovo movimento con Podemos, e con Íñigo Errejón — ex di questo partito e ora leader di Más País — seduto a fianco a lei.

“La politica non è questione di rumors, né di forze, né di pressioni”, ha detto Díaz letteralmente in un punto del suo intervento, “è una questione di lavorare a partire da posizioni differenti ma sempre complementari, e sapendo che c’è una sfida in comune, e cioè migliorare il Paese”. Subito dopo, la vicepremier ha ringraziato Errejón per il suo impegno nel dare visibilità al problema della salute mentale, associato a quello della precarietà.

Si tratta di dichiarazioni che Díaz ha pronunciato spontaneamente, non in risposte a domande dei giornalisti. Frasi da cui traspare un buon livello di sintonia con il leader di Más País, che a sua volta appare certificata anche da quanto aveva detto poco prima Errejón stesso. “Non succede con tutti i ministeri di questo governo, ma con questo ministero è un piacere lavorare insieme”, ha affermato.

Dopo mesi di incognite e indiscrezioni, negli ultimi giorni Díaz ha intensificato i messaggi che lasciano intravedere l’orizzonte di una propria candidatura alle prossime elezioni generali, in programma entro fine anno, come leader di Sumar. “La primavera del 2023 sarà decisiva per il Paese che vogliamo. Presto ci vedremo a Madrid e inizierà una nuova fase”, recita un tweet pubblicato dall’account ufficiale del movimento lunedì scorso.

In parallelo, dal lato di Podemos sono arrivati ripetutamente appelli rivolti a Díaz per stringere un “accordo di coalizione” tra il partito e Sumar prima di eventuali annunci ufficiali della sua candidatura. “È imprescindibile che ci sia questo accordo tra Podemos e Sumar, come sempre noi puntiamo sull’unità”, ha ribadito stamattina su RNE Lilith Verstrynge, segretaria d’organizzazione di Podemos. “Quanto prima si darà chiarezza e senso alla cronologia del progetto che si sta costruendo, prima potremo dare spazio a questa unità”.

Nei giorni scorsi, Errejón e alcuni altri soci potenziali di Sumar hanno chiesto di evitare “pressioni” sul processo di elaborazione del progetto di Díaz. “Per noi, arrivare a un accordo di coalizione il prima possibile è semplicemente una questione di ordine logico delle cose, per poter sostenerla nella sua presentazione come candidata, essendo consapevoli di come sarà questo progetto”, ha detto oggi Verstrynge.

Redazione Madrid

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