Pd, inizia l’era Schlein: “Sarà una nuova primavera”

Elly Schlein durante l'Assemblea del Pd che l'ha eletta Segretario del partito
Elly Schlein durante l'Assemblea del Pd che l'ha eletta Segretario del partito. (Frame video Partito Democratico)

ROMA. – L’assemblea nazionale del Pd ha ratificato ieri l’elezione di Elly Schlein a segretaria del partito, la prima donna nella sua storia. Elette anche due vicepresidenti (Chiara Gribaudo e Loredana Capone) e un tesoriere. L’avversario di Schlein alle primarie, Stefano Bonaccini, è stato eletto per acclamazione presidente del partito, e ha espresso lealtà alla neosegretaria pur sottolineando l’intenzione di “non smobilitare la mozione”.

“Apriamo insieme una fase di collaborazione” ha detto Schlein nell’apertura del suo intervento, spiegando che il Pd proseguirà “il percorso di innovazione e di apertura di Enrico Letta e quello di rinnovamento di Nicola Zingaretti”. Secondo la neosegretaria per il Pd si apre “una nuova primavera”, in un momento politico in cui “Il governo Meloni è il più a destra della storia, e noi siamo altro”.

Schlein ha inoltre ribadito la necessità di “avere cura della nostra comunità e tenerla insieme”, spiegando che proprio questo “è il primo grande impegno che prendo. Abbiamo bisogno di porre definitivamente fine alle conflittualità interne così forti che ci sottraggono energie preziose. Basta capibastone. Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere cacicchi”.

Scuola, sanità, migranti

Per quanto riguarda il capitolo delle alleanze, la neosegretaria ha dichiarato di voler “dialogare con le altre forze di opposizione”, in quanto “ci sono terreni comuni e abbiamo la responsabilità di esplorarli insieme”. Per quanto riguarda i fatti di Cutro, Schlein ha parlato di un “governo inumano” che ha mancato di porre “un omaggio alle vittime, come ha invece fatto Mattarella, che ringrazio”.

Sulla strage, ha aggiunto, “chiediamo al governo di chiarire e di fare piena luce sulla dinamica dell’accaduto, vogliamo sapere perché non è stato attivato un evento di ricerca e soccorso in mare, vogliamo capire perché è stata attivata la Guardia di finanza che, a causa delle condizioni meteo, è dovuta tornare indietro due volte, e non la Guardia costiera, che ha mezzi più adeguati”. Per Schlein, “Scuola e sanità sono i primi fronti su cui dovremo tornare a mobilitarci anche nelle strade”.

Dalla riforma fiscale all’ambiente

Nel suo discorso, Schlein ha anche affrontato i temi caldissimi dell’Ucraina (“Dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino che ha diritto di difendersi, dobbiamo continuare a sostenerlo, ma accanto a questo dobbiamo chiedere un protagonismo più forte all’Ue per uno sforzo politico e diplomatico”); della riforma fiscale (“Faremo muro contro quella della destra, che aumenta le diseguaglianze sociali”) e dell’ambiente:

“Non abbiamo più tempo. Ha ragione la mobilitazione di chi chiede nelle piazze di agire con urgenza contro l’emergenza climatica. Dobbiamo essere in prima linea per una legge contro il consumo di suolo, abbiamo cementificato troppo”.

Parlando del suo ex avversario alle primarie, infine Schlein ha affermato che “Con piacere ho proposto all’assemblea che fosse proprio Stefano il presidente. La lealtà, il reciproco rispetto e la fiducia ci hanno permesso di lavorare bene insieme. Dobbiamo provare nelle diversità a dare il senso di una linea chiara espressa dalle primarie. Siamo abituati a lavorare nelle diversità fra di noi, nessuno sopporterebbe altre divisioni. Intendo costruire una leadership realmente femminista, che si sceglie le persone realmente competenti e non le più leali”.

(Redazione/9colonne)

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