Saccomanni incassa la fiducia del G20

WASHINGTON  – ”Adesso c’è sicuramente più fiducia nell’Italia”: Fabrizio Saccomanni esce soddisfatto dai lavori del G20 finanziario di Washington, al quale ha partecipato anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Il ministro delle finanze ha appena illustrato la manovra varata dal governo per rispettare il 3% del deficit imposto dall’Unione europea. E dalle sue parole si capisce che l’accoglienza è stata buona.

– Ho fatto il punto, ed era la prima occasione per farlo dopo la fiducia ricevuta dal governo, senza più l’incertezza di prima – sottolinea Saccomanni, mettendo in evidenza come la riconferma dell’esecutivo guidato da Enrico Letta rende il quadro politico ed economico italiano meno incerto e traballante agli occhi della comunità internazionale.

– Ora il cammino è più facile – assicura, sottolineando come quella varata dal consiglio dei ministri sia ”una manovra vera, una manovra che serve -. Come del resto dimostra l’andamento dei mercati e la discesa dello spread.

Sono proprio i mercati per il ministro che stanno premiando gli ultimi sviluppi politici e ed economici in Italia:

– Stiamo accelerando quel movimento che è assolutamente percorribile se c’è stabilità politica – spiega -. E se il mercato vede che abbiamo davanti un arco di tempo più agevole, decide di conseguenza.

Ora – come ha spiegato ai colleghi di tutto il mondo riuniti nella sede del Fondo monetario internazionale – tutta l’attenzione del governo italiano è rivolta alla legge di stabilità.

– Basta manovrine – replica a chi gli chiede se siano necessarie nuove misure correttive per trovare le risorse per l’abolizione definitiva dell’Imu -. Ora pensiamo alla legge di stabilità che è per il 2014, e poi valuteremo cosa resta da fare anche per il 2013.

Perchè comunque molto resta da fare, in Italia come nel resto dell’Europa, soprattutto sul fronte della crescita. A ricordarlo è il presidente della Bce, Mario Draghi, anch’egli a Washington per i meeting in corso al Fondo monetario.

– I Paesi europei – ammonisce il numero uno dell’Eurotower – non devono vanificare gli sforzi compiuti in tanti anni per tagliare i deficit, ma devono ridurre i loro debiti senza ulteriori ritardi. Quei debiti che per alcuni Paesi rappresentano un vero e proprio macigno che frena lo sviluppo. Ma tutto ciò non deve andare a discapito della crescita, perchè la ripresa dell’Eurozona – ribadisce Draghi – è ancora modesta e graduale.

La Bce, comunque, non si tirerà indietro.

– La linea della politica monetaria continuerà ad essere accomodante per il tempo che sarà necessario, sostenendo la ripresa economica. E i tassi di interesse – assicura il banchiere centrale europeo – resteranno all’attuale livello, o potranno scendere a un livello più basso, ancora per un periodo prolungato”. Insomma, nessuna minaccia vera dall’Europa in questa fase, è il messaggio. Oggi a far più paura è sicuramente l’America.

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