Bertinotti: “Gli italiani all’estero voteranno grazie all’opposizione”


ROMA – Continua lo stillicidio che stanno vivendo i nostri connazionali all’estero in merito alla loro partecipazione alle prossime consultazioni politiche. Mentre sembra essere superata l’ennesima crisi dell’attuale governo, e quindi anche un voto anticipato, non si placano le voci che vorrebbero un rinvio dell’appuntamento. Dopo le affermazioni del ministro Baccini, ora è la volta dell’on. Stefano Stefani, già sottosegretario alle Attività Produttive dal 12 giugno 2001 al 17 luglio 2003, attuale sottosegretario all’Ambiente e Tutela del Territorio, quindi esponente del governo, nonché responsabile della Lega per i leghisti all’estero: entrambi auspicano un rinvio delle elezioni per la circoscrizione Estero al 2011.


E mentre le energie dovrebbero essere rivolte a sanare situazioni ancora critiche, come la questione anagrafe, e soprattutto ad attivare una imponente campagna informativa, l’attenzione dei partiti, del governo, degli addetti ai lavori, e anche dei probabili candidati, continua ad essere distratta da questi ripetuti allarmi.


Allarmi che sembrano però non disturbare l’opposizione visto che, secondo il segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, “gli italiani all’estero voteranno grazie all’impegno dell’opposizione in Parlamento”.


– Non solo, ma si sta preparando anche la consultazione per la primaria – Sostiene Bertinotti -. Per organizzare la partecipazione dei nostri connazionali all’estero a questi eventi politici, si è costituito a Roma il Coordinamento dei responsabili per gli italiani nel mondo dell’Unione che stanno elaborando il programma dell’Unione per le politiche ed un regolamento sulle modalità di consultazione per la primaria”.


In merito alle preoccupazioni, più volte sottolineate, sul mancato allineamento delle due anagrafi, quella consolare e l’Aire, Bertinotti conferma che “il problema della dispersione dei voti o, meglio, della garanzia che tutti i cittadini italiani all’estero possano votare, è strettamente collegato alla compilazione delle liste degli aventi diritto”.


– Il motivo di maggiore preoccupazione – commenta – risiede nel persistere di un forte scompenso (circa due milioni di posizioni) che ancora si manifesta fra i dati ufficiali. Il governo non ha risolto questo problema e propone soluzioni inadeguate che rischiano di congelare la situazione di migliaia, forse di milioni, di cittadini. Un altro problema è legato alla scarsa informazione, o all’informazione di parte, sulle questioni politiche e sociali del nostro paese che gli italiani all’estero ricevono. Le stesse trasmissioni di Rai International non brillano certo per pluralismo e par condicio.


In ogni caso, in attesa che sia detta l’ultima parola sul voto all’estero, i partiti si stanno organizzando per informare ed intensificare ulteriormente i contatti con iscritti e simpatizzanti all’estero.


– Per quanto riguarda il Coordinamento dell’Unione – spiega Bertinotti – stiamo organizzando per i giorni 28, 29 e 30 ottobre manifestazioni in circa 60 città in cui sono presenti forti comunità italiane, per presentare unitariamente il programma della coalizione. In aggiunta, per quel che riguarda il nostro partito, prevediamo alcune visite in America Latina, Canada ed Europa per presentare il nostro particolare impegno nella coalizione stessa come sinistra alternativa. Sulla delicata questione delle candidature e della compilazione delle liste – dichiara il segretario di Rifondazione comunista – il Coordinamento prevede decisioni collettive e unitarie sulla base delle indicazioni che verranno dalle diverse realtà locali. È sottinteso che si punterà a candidature di prestigio, evitando candidati che non garantiranno il rispetto degli equilibri politici creatisi nella coalizione e non abbiano la capacità di rappresentare non solo la realtà locale di provenienza, ma anche quella più vasta della circoscrizione elettorale.