18 dicembre, Giornata del migrante

ROMA (9colonne) – L’Unaie (Unione nazionale associazione immigrati ed emigrati) ha invitato le federazioni regionali e le associazioni provinciali aderenti a celebrare e promuovere in Italia e presso le proprie associazioni e circoli all’estero, la data del 18 dicembre come “Giornata internazionale di solidarietà con i migranti”, proclamata dall’Onu nel dicembre 2000.


Il 18 dicembre è infatti la data in cui nel 1990 l’Assemblea generale delle Nazioni unite ha adottato la Convenzione internazionale per i diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie. La Convenzione è entrata in vigore dal luglio 2003 in seguito alla ratifica di 22 Stati. Sicilia Mondo si è subito mobilitata richiedendo al presidente del Consiglio dei ministri  (nota 8893 del 19/02/2003) la ratifica da parte dell’Italia e al vice presidente della Convenzione europea, Giuliano Amato, al ministro italiano per le Politiche comunitarie dell’epoca, Rocco Buttiglione, e ai sei europarlamentari siciliani, l’inserimento della Convenzione nella costituenda Costituzione Europea.


Domenico Azzia come consigliere del Cgie in rappresentanza dell’Unaie ha riportato l’argomento anche all’assemblea plenaria del Cgie dell’8 luglio 2005 illustrando e presentando un ordine del giorno che è stato approvato alla unanimità. L’assemblea ha fatto propria la Convenzione dell’Onu del 1990 ed ha invitato il proprio presidente del Cgie, ministro degli Esteri Gianfranco Fini, a farsi portavoce  di tale unanime  volontà presso il Governo italiano per la ratifica della Convenzione.


Nell’ordine del giorno si sottolineava che l’Italia è stata eletta per il triennio 2004-2006, membro della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umanitari con il maggior numero dei voti tra i Paesi occidentali e che la ratifica della Convenzione avrebbe conferito al Paese Italia prestigio e risonanza internazionale. “A tutt’oggi – sottolinea una nota dell’Unaie – non si conosce riscontro sul voto dell’assemblea del Cgie. Certamente le sensibilità non sono tutte eguali e non si impongono con la carta bollata o in altro modo. In ogni caso l’Unaie non intende abbassare il livello del proprio impegno per la difesa ed il riconoscimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali nei confronti di un mondo che, in ogni tempo, ha fatto la fortuna ed il benessere delle società ospitanti. E’ la storia che lo dice. A parte queste considerazioni, esiste un fatto etico e civile di apertura, di condivisione alla coesistenza e di solidarietà da parte della società civile e delle singole persone nei confronti di chi arriva da fuori perché è nel rispetto della dignità dell’uomo e della sua centralità in qualsiasi tipo di società, che si misura la civiltà di una nazione. Per questa ragione l’Unaie ritiene che il 18 dicembre debba essere una giornata di sensibilizzazione e di coinvolgimento di tutti nella difesa e promozione dei diritti dei migranti ma anche di una cultura della accoglienza”.