Domenghini: “Radu e l’Inter come noi e Sarti nel ’67”

La papera di Sarti che costò lo scudetto all'Inter nella stagione 1966-67.
La papera di Sarti che costò lo scudetto all'Inter nella stagione 1966-67.

ROMA. – “L’errore che causa una sconfitta non è mai di uno solo. Radu ha sbagliato, ma l’Inter che ha perso a Bologna non era quella grintosa e determinata di altre occasioni. La partita di Mantova passò alla storia come quella della ‘papera’ di Giuliano (Sarti, ndr), ma noi sbagliammo 10 occasioni davanti alla porta, il solo Bedin si mangiò tre gol. E nel secondo tempo c’era un rigore su Mazzola grosso come una casa…”.

Angelo Domenghini quel primo giugno 1967 se lo ricorda bene. Campionato ’66-’67, ultima giornata. L’Inter guida la classifica con 48 punti, la Juve segue a 47. La squadra di Helenio Herrera gioca in casa del Mantova, già salvo, mentre i bianconeri ospitano la Lazio che deve evitare la sconfitta per non retrocedere.

Il fattaccio accade al 4′ della ripresa, quando Sarti si lascia sfuggire un innocuo cross Di Giacomo. Gol, l’unico dell’incontro, e Inter sconfitta. Intanto la Juve batte la Lazio 2-1 e vince lo scudetto. “Subito dopo quello svarione ricordo Burnich incredulo, mentre Giuliano dava la testa contro il palo e Facchetti cercava di consolarlo – racconta Domenghini –

Chi se l’aspettava che Sarti, all’epoca il miglior portiere d’Italia, ne combinasse una così grossa? Eppure può capitare, anche ai campioni. E scaricare tutta la responsabilità su uno solo non è mai giusto. Il problema del portiere è che il suo errore è quasi sempre fatale e si stampa nella memoria, mentre l’attaccante che calcia fuori un rigore chi se lo ricorda. No, non parlai con Giuliano a partita finita, e cosa gli avrei potuto dire? Rientrai a Milano da solo, eravamo distrutti…”.

Il destino di Andrei Radu è segnato, quella palla svirgolata goffamente resterà una macchia indelebile nel suo curriculum? “Dipende – conclude Domenghini – Se l’Inter riuscirà a vincere comunque lo scudetto può darsi di no, altrimenti…”.

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