Champions da “mission impossible”, l’Inter a Liverpool

Un concitato Simone Inzaghi gesticola durante una partita dell'Inter. (ANSA)

MILANO. – Simone Inzaghi crede alla rimonta. Poco importa che di fronte ci sia il Liverpool ad Anfield e che l’Inter debba rimontare la sconfitta per 2-0 dell’andata a San Siro per cercare di centrare i quarti di Champions League per la prima volta dal 2010/11.

Così, nonostante il risultato “penalizzante” al Meazza, secondo il tecnico i nerazzurri andranno in Inghilterra “con fiducia a giocarcela con tante motivazioni”. E soprattutto i suoi avranno una missione da svolgere il più rapidamente possibile: “Ovviamente segnare un gol nel primo tempo sarebbe importantissimo”, ha spiegato Inzaghi.

Non sarà facile, considerando anche la spinta anche di Anfield, oltre alla cabala che vede i Reds superare il turno per 34 volte su 34 occasioni in cui avevano vinto la gara di andata in trasferta. Non ci sarà la regola del gol doppio in trasferta, certo, ma comunque servirà una prestazione di altissimo livello per i nerazzurri.

“Troviamo la squadra più forte d’Europa con Bayern Monaco e Manchester City, dopo anni l’Inter è tornata agli ottavi di Champions ma di sicuro il sorteggio non ci ha aiutato. Troveremo un ambiente caldo, è stato bellissimo giocare la gara d’andata e domani sarà ancora più difficile rispetto alla partita di San Siro. Sono quelle partite che fanno crescere tutti”, ha proseguito Inzaghi. A cui ha fatto eco anche Alessandro Bastoni: “Non sarà facile ribaltarla, ma abbiamo rivisto la partita e gli errori commessi, abbiamo fiducia.

Pressione? Se si ha paura di giocare queste partite bisogna cambiare mestiere. Non vedo l’ora che arrivino le 21 di domani”, ha spiegato il difensore azzurro .

Niente pensieri al campionato, tuttavia, per Inzaghi, nonostante la delicata sfida contro il Torino in arrivo nel prossimo weekend. “Cambi in chiave campionato se situazione fosse compromessa? Spero non succeda, ma di sicuro negli ultimi due mesi abbiamo avuto tantissimi impegni”, le parole del tecnico. La panchina, tuttavia, sarà più lunga della sfida di andata: mancherà infatti solo lo squalificato Barella, mentre Perisic, out contro la Salernitana, è recuperato.

Si va verso quindi la conferma della formazione ormai classica per Inzaghi, con il trio formato da Skriniar, De Vrij e Bastoni davanti ad Handanovic, Dumfries-Perisic sulle fasce, Vidal a sostituire Barella in mediana con Brozovic e Calhanoglu mentre infine la coppia d’attacco dovrebbe essere formata da Lautaro e Dzeko, con Sanchez che però spinge per una maglia da titolare.

E ad Anfield ci sarà anche il presidente: “Ci sarà anche Steven Zhang, ma tutta la dirigenza ci è sempre stata molto vicina”, le parole di Inzaghi. Che ha tempo anche per pungere il tecnico del Milan Stefano Pioli, che aveva chiesto al più presto una “classifica reale” considerando il mancato recupero della gara tra Bologna e Inter. “A Bologna avrei voluto giocare il 6 gennaio. Non ci hanno dato la possibilità, c’è un ricorso e stiamo aspettando che ci venga detto quando è possibile recuperare il match”, ha concluso Inzaghi.

Lascia un commento