Torna l’allarme Covid in Usa, 100.000 casi al giorno

Il virologo statunitense Anthony Fauci.
Il virologo statunitense Anthony Fauci. (ANSA/EPA)

WASHINGTON.  – Negli Stati Uniti scatta ancora una volta l’allarme Covid e il timore di una nuova ondata che torni a mettere in ginocchio gli ospedali e a compromettere la ripresa dell’economia.

Non si tratta ancora di un allarme rosso, ma potrebbe presto diventarlo con le festività di fine anno che rischiano di essere un micidiale moltiplicatore dei contagi.

Del resto i numeri parlano chiaro: ogni giorno in America si è tornati a registrare una media di circa 100 mila nuovi casi e oltre 1.100 decessi, con un balzo del 6% dei ricoveri nelle ultime due settimane.

Così è tornato a far sentire la sua voce il virologo Anthony Fauci, spiegando come manchi pochissimo tempo per evitare il peggio e per correre ai ripari accelerando sul fronte delle immunizzazioni. Sono infatti almeno 60 milioni gli americani non ancora vaccinati, e il dato preoccupa non poco alla vigilia del lungo weekend della Festa del Ringraziamento. Festa che negli Usa apre la stagione delle ricorrenze di fine anno in cui milioni e milioni di americani si concedono una vacanza all’estero o si spostano da una parte all’altra del Paese, a partire dagli studenti universitari che dai campus fanno ritorno a casa.

Il consulente del presidente Joe Biden per la lotta alla pandemia ha quindi lanciato l’appello ad evitare eccessivi assembramenti, anche in casa, visto che gran parte dei contagi avviene in famiglia. E ha spronato tutti a vaccinarsi e a farsi il richiamo, spingendo sulla necessità di immunizzare i bambini dai 5 anni in poi. Ma quello di Fauci non è solo un invito alla prudenza e a estendere il più possibile la platea dei vaccinati.

Il virologo è tornato a criticare la fine prematura delle restrizioni anti Covid, anche in quegli stati Usa fino ad oggi più rigorosi. Vedi il District of Columbia, dove si trova la capitale federale Washington, in cui l’amministrazione municipale ha deciso di porre fine all’obbligo dell’uso della mascherina al chiuso, che si tratti di ristoranti, palestre o cinema e teatri.

In base alle ultime statistiche a colpire non è tanto l’aumento dei casi di contagio negli stati da sempre più lassisti sul fronte della lotta al virus, come il Texas o la Florida, ma il nuovo boom in quelle aree che finora avevano adottato misure più severe. Torna così a preoccupare la situazione a New York, con una media di quasi 7.000 nuovi casi al giorno, il 63% in più nelle ultime due settimane. E poi la California, con oltre 4.000 nuovi contagi al giorno e gli ospedali di nuovo in grande affanno.

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