“Sogno di correre a Le Mans”

CARACAS – Il pilota italo-venezuelano Emilio Di Guida attualmente partecipa nei campionati dell’International GT Open e da poco ha fatto il suo esordio nella categoria Daytona Prototipos.

Il ‘caraqueño’ guida una Porsche del team Auto Orlando nella categoria GT Open, in cui partecipano macchine da strada modificate, e tutte le gare si disputano in territorio europeo., E’ anche membro della scuderia venezuelana 8StarMotorSport che disputa il campionato Rolex Grand Am, le cui prove vanno in scena negli Stati Uniti.

“Le differenze tra le due vetture è abissale. I prototipi hanno un  motore più potente, una migliore frenata ed un’ottima sospensione. Pero il lato negativo è che sono meno comode che quelle del campionato GT Open”.

Il sogno nel cassetto è quello di essere sulla griglia di partenza della famosa ‘24 ore di Le Mans’.

Per Di Guida, la passione per i motori e la velocità nacque appena si mise al volante della sua prima macchina: “Ricordo che ho iniziato a fare le corse per strada, io stesso facevo le modifiche della mia macchina. Al principio papà e mamma si opponevano a questo mio desiderio di partecipare alle corse, ma poi a poco a poco mi sono guadagnato la loro fiducia studiando (Emilio è laureato in ingegneria meccania ed è tecnico superiore in ingegneria automotrice. Ndr)”.

Poi ha avuto la possibilità di passare dalle corse stradali a quelle sulle piste. Nel 1988, sulla pista di Turagua, ha partecipato per la prima volta ad una gara ufficiale, dove tral’altro ha vinto.

“Di quel primo giorno ricordo che la paura era tantissima. Mi dicevo, ma chi me l’ha fatto fare. Ma poi giro dopo giro la paura passa e ti senti a tuo agio”.

L’anno seguente l’italo-venezuealano ha partecipato al campionato nazionale di ‘stock’ dove ha vinto i premi di ‘rockie’ dell’anno oltre ad aggiudicarsi il campionato: “Mi sentivo così motivato, che ho partecipato anche al campionato l’anno successivo vincendolo nuovamente”.

Di Guida voleva mettere in mostra le sue abilità come pilota e lascia le gare di stock per passare alle corse vere e proprie: “Il primo anno è stato difficile, poi ho lavorato nella messa a punto della mia macchina e sono riuscito a calibrarla bene. Tant’è vero che ho vinto”.

Il pilota di origini italiane poi ci ha preso gusto a vincere, aggiudicandosi per cinque volte il campionato nazionale, successi che gli hanno permesso di partecipare a prestigiose gare internazionali. In questo 2013 ha avuto la possibilitá di correre in Germania (arrivando terzo), Inghilterra e Spagna (secondo e terzo). Nei prossimi impegni gareggerá in Belgio e nella storica pista di Monza, scenario di tamte gare spettacolari in tutte le categorie motoristiche.

“Correre sulla pista di Monza, mi emoziona. Da bambino, quando guardavo le gare di Formula 1, mi dicevo sempre che un giorno avrei avuto la possibilitá di conoscere quel tracciato e di correrci”.

Per Di Guida, in questo 2013, é stato  un vero peccato che l’aiuto degli sponsor sia arrivato tardi facendogli perdere diverse gare del campionato e allontanandolo così dalla possibilitá di lottare per il campionato: “Sono sicuro che per l’anno prossimo la storia sará diversa, adesso gli sponsor mi conoscono e giá parlano di me. Ho dimostrato con i fatti quello che valgo”.

Per la stagione 2014 é in trattativa con la Posche e la Ferrari per inscriversi al campionato della World Endurence Challence (WEC), campionato omologato dalla Fia, e considerato dalla stessa federazione internazionale come il campionato piú importante dopo quello della F1.

Nel calendario della WEC, c’é la famosa 24 ore di Le Mans. Un tracciato che pur essendo strutturalmente un circuito profondamente diverso da quello di Indianapolis, ha molti lati in comune con il tracciato statunitense. Infatti anche la pista di Le Mans è legata ad una sola manifestazione annuale, la ’24 ore’. Certo, per i francesi, il circuito di Le Mans è una sorta di orgoglio nazionale, forse più di quanto non lo sia Indy per gli americani, se non altro per il diverso carattere dei due popoli e per il nazionalismo dei francesi.

“Sogno di partecipare al campionato della WEC, una delle cose che mi affascina é che parteciperó alla famosa gara della 24 ore di Le Mans. Una delle gare piú spettacolari al mondo”.

A Le Mans i drivers corrono, si divertono, soffrono, si deprimono o si entusiasmano. Vivono un’esperienza unica che da 90 anni infiamma un pubblico foltissimo, che va dai bambini ai pensionati, pronti a vivere accampati per giorni lungo i 13 km della pista, per non perdere neanche un secondo del film che dura 24 ore.

La Pista di Le Mans ha giá visto salire sul gradino piú alto del podio un’italo-venezuelano: Enzo Potolicchio, amico e compagno di Di Guida. Forse per il 2014, gli dará qualche consiglio utile per aiutarlo a realizzare il suo sogno.

 Fioravante De Simone

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