Code in farmacie, tamponi gratis a chi prenota il vaccino

Persone con i volti coperti da mascherine sanitarie attendono in coda il proprio turno davanti a una farmacia a Cinisello Balsamo
Persone con i volti coperti da mascherine sanitarie attendono in coda il proprio turno davanti a una farmacia a Cinisello Balsamo. 8 aprile 2020. Ansa/Sergio Pontoriero

ROMA. – Code nelle farmacie per effettuare i tamponi ma nessuna situazione di particolare criticità. Nel primo giorno del green pass obbligatorio per l’accesso ai luoghi di lavoro, i farmacisti hanno fatto fronte alla massiccia richiesta di test anche se, da più parti, si teme che possano verificarsi carenze nei prossimi giorni.

L’obiettivo, però, resta quello di spingere ulteriormente sulle vaccinazioni anti-Covid e per questo proprio da Federfarma arriva un’iniziativa per accelerare l’ampliamento della copertura vaccinale: il tampone verrà offerto gratuitamente dalle farmacie se la persona accetta di prenotare contestualmente la successiva vaccinazione.

In generale, sul territorio nazionale, ha spiegato Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma., “non abbiamo registrato situazioni di particolare difficoltà. Nella mattinata ci sono state code di persone che dovevano effettuare il tampone nelle farmacie, ma senza problematicità sono state smaltite”.

In realtà, “già ieri è stato eseguito un gran numero di tamponi in vista della scadenza di oggi: ne sono stati processati 324mila, dei quali il 20% è stato eseguito dai noi”, ha sottolineato Tobia. Quanto alla disponibilità dei test, “le farmacie effettuano i tamponi su prenotazione e ci siamo già attrezzati garantendo un maggior numero di test. Al momento non si registrano dunque carenze di tamponi né problemi di approvvigionamento. Inoltre, sono in aumento le farmacie che garantiscono l’esecuzione del test”.

Ad ogni modo, ribadisce Tobia, “il messaggio che vogliamo lanciare è l’invito alla popolazione a vaccinarsi, perchè la vaccinazione è l’unica vera soluzione per poter uscire dalla pandemia”. Da qui l’iniziativa promossa da Federfarma, che ha invitato le farmacie associate che garantiscono il servizio di vaccinazione anti-Covid a proporre ai cittadini che chiedono un tampone antigenico rapido di sottoporsi alla vaccinazione.

Se il cittadino accetta, prenotandone contestualmente la somministrazione, il tampone gli sarà offerto gratuitamente. Aderendo a questa iniziativa, sottolinea il presidente di Federfarma Marco Cossolo, “le farmacie confermano, ancora una volta, il proprio ruolo di primo presidio sanitario di prossimità sul territorio costantemente impegnato in favore della tutela della salute della collettività”.

Intanto, considerando il prevedibile aumento della richiesta di tamponi, le parafarmacie chiedono al ministro della Salute Roberto Speranza di poter essere autorizzate ad eseguire i test, sottolineando come “l’esclusiva alle farmacie per l’esecuzione dei tamponi non solo lede numerose regole sulla concorrenza, ma reca un danno certo ai cittadini circa il prezzo dei tamponi e la reperibilità dei luoghi ove questi possono essere fatti”.

Anche i laboratori d’analisi si dicono pronti a potenziare l’attività di esecuzione dei tamponi, per “dare una risposta ai milioni di italiani che devono sottoporsi al test per ottenere il certificato verde per lavorare”. Esprime tuttavia timori sulla tenuta del sistema il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga: “Ho paura che, dal monitoraggio che abbiamo fatto, la capacità di effettuare tamponi da parte del settore privato, le farmacie, sia insufficiente. L’abbiamo segnalato al governo – ha precisato – e questa criticità va risolta. Se una persone vuole avere il Green Pass tramite tampone deve poterlo fare. So che il governo sta monitorando e ci sta lavorando”.

Ed ancora: “Avevo chiesto di calmierare ulteriormente il prezzo dei tamponi: in questo momento le istituzioni devono cercare di mantenere un clima tranquillo e accompagnare la popolazione. La mia proposta non era stata accolta ma credo che ora si stiano riaprendo dialoghi in tal senso”. Dobbiamo trovare strumenti, ha concluso Fedriga, “per abbassare la temperatura”.

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