Serie A: Napoli settebellezze, il Milan resta secondo

Il gol di testa di Amir Rrahmani porta in vantaggio il Napoli sulla Fiorentina.
Il gol di testa di Amir Rrahmani in un scontro Napoli - Fiorentina. Archivio. .ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

ROMA. – Il ko in Europa League è stato solo un incidente di percorso, il Napoli di Luciano Spalletti colleziona il settimo successo di fila, la fuga diventa più consistente anche perché non era facile ribaltare la gara di Firenze, con Lozano e Rrahmani. Le ambizioni di scudetto si rafforzano.

Tiene il passo il Milan che passa 3-2 in casa dell’Atalanta e si conferma al secondo posto, a -2 dagli azzurri. Un successo sofferto nonostante i rossoneri si fossero portati sul 3-0 (a segno Calabria dopo 28″, Tonali e nella ripresa Leao), salvo poi subire il ritorno dei bergamaschi con il rigore di Zapata ed il gol di Pasalic nel recupero.

Torna al galoppo la Roma di Mourinho elaborando il lutto del derby grazie al capitano Pellegrini che festeggia il rinnovo di contratto con un gol sblocca la gara con l’Empoli. Dopo i successi dell’Inter e della Juventus l’unica grande che rimane al palo è la Lazio, che si ingrippa a Bologna cedendo di schianto e regalando un sorriso all’ex Mihajlovic.

Nelle altre gare poker del Verona allo Spezia che riflette sulla posizione di Thiago Motta, mentre è un 3-3 spettacolare tra Sampdoria e Udinese con Candreva protagonista.

E’ la Fiorentina che senza timori e con personalità fa la partita costringendo il Napoli alla cautela. Un po’ di stanchezza affiora per la capolista anche per la vitalità dei viola che passano con Quarta su un’iniziativa di Vlahovic. Ma Osimhen con la sua veemenza si guadagna un rigore: Insigne si fa respingere il tiro da Dragowski che viene infilzato da Lozano. La viola si sgonfia e il Napoli si prenda la partita con un colpo di testa di Rrhamani, ripetendo la prodezza di Udine. Poi i viola sfiorano il pari ma anche gli ospiti hanno la possibilità di rendere più ricco il successo.

Le scorie del derby perso sembrano superate. La Roma dopo lo Zorya supera l’ostacolo Empoli che la mette in difficoltà nel primo tempo con un gioco attento, come gli capita soprattutto in trasferta. Ci vuole una prodezza di capitan Pellegrini, con una deviazione precisa su spunto di Mkhitaryan per sbloccare il risultato, poi la Roma si distende, crea, spreca ma raddoppia. Bomba di Abraham su sciocchezza di Henderson che trafigge la traversa, l’armeno raccoglie al volo e segna.

Troppo brutta per essere vera. La Lazio sprofonda rivitalizzando il Bologna e perdendosi dopo una settimana di gloria col derby e il successo in Europa. Mihajlovic, confermato nonostante alcuni tracolli, risorge con tre giovani: Barrow (22 anni), Theate (21) e Hickey (19) asfaltano una Lazio con le pile scariche. Sarri si lamenta per il poco recupero dopo l’Europa, ma il problema è che non ci sono alternative ai titolari, Pedro e Anderson coprono poco e senza Immobile patisce troppo. Ora c’e’ pure il rosso ad Acerbi che lo priva della sfida con l’Inter. Il Bologna dà prova di carattere, riprende lena e acciuffa una posizione di classifica lusinghiera.

Emozioni e spettacolo tra Sampdoria e Udinese. Si sblocca Quagliarella, su rigore, ma il protagonista doriano è ancora Candreva che costringe gli avversari all’autogol e poi porta avanti i suoi con un tiro spettacolare. A Genova ha ritrovato gli estri migliori ma la squadra rimane in acque agitate perché l’Udinese, quadrata e bilanciata, va prima in vantaggio, poi subisce il sorpasso e trova il 3-3 finale con Forastieri.

Tudor al settimo cielo: in quattro partite otto punti e il Verona torna ad eccellenti livelli. Un poker al Bentegodi e lo Spezia è sistemato per le feste. Ma in realtà molto merito va al portiere veronese Montipò che salva varie situazioni e poi Manaj e Verde sbagliano anche l’impossibile. Ma la squadra di Tudor è tornata a girare come l’anno scorso con Juric. L’innesto di Simeone si dimostra fondamentale: suo il primo gol , poi Faraoni, Caprari con un tiro a giro e Bessa confezionano il trionfo.

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