Impatto economico Covid ha ucciso 267mila bimbi

Un dottore indiano coperto con indumentaria protettiva para a bambini nel centro di attenzione del Covid-19 Hospital in un ospedale a Nuova Delhi.
Un dottore indiano coperto con indumenti protettivi con dei bambini nel centro di attenzione del Covid-19 in un ospedale a Nuova Delhi. EPA//HARISH TYAGI

ROMA.  – Il Covid non ha fatto solo le vittime dovute all’infezione ma ne ha fatte tantissime anche tra i bimbi più piccoli, sotto l’anno di vita avendo “strozzato” l’economia mondiale.

Infatti, solo nel 2020, sono oltre 267 mila le vite rubate alla prima infanzia- classe di età 0-12 mesi – nei paesi a basso e medio reddito a causa delle ripercussioni economiche della pandemia, aumentando del 7% la mortalità attesa per il 2020 in questa classe di età.

È la stima di Gil Shapira del Development Research Group, World Bank, a Washington, resa nota sul British Medical Journal Open.

L’economia globale ha subito una contrazione del 5% nel primo anno della pandemia, aumentando il numero di persone che vivono in povertà di 120 milioni. Questo ha avuto non poche ripercussioni sulla salute dei più vulnerabili tra cui, appunto, i bimbi più piccoli sotto l’anno di vita.

L’impatto in vite umane del tracollo economico causato dal Covid è di gran lunga maggiore rispetto a quello generato dalla crisi economica del 2008: basti pensare che se a causa di quella crisi in Africa le morti in eccesso tra i bimbi di 0-12 mesi sono stimate a circa 28.000-50.000, le ripercussioni economiche del Covid hanno ucciso solo nel continente africano qualcosa come 82.239 giovanissime vite in più in un anno.

Inoltre, gli esperti del gruppo di ricerca della Banca Mondiale hanno stimato che delle 267.208 piccole vittime, 113.141 sono morte in otto paesi del Sud dell’Asia, un terzo di queste in India (99.642).

L’India ha il numero più alto di nascite annuali (ben 24.238.000), come pure un tracollo economico particolarmente ampio stimato per il 2020, una riduzione del PIL del 17,3%.

“Diversi meccanismi sono molto probabilmente dietro a questo aumento della mortalità dei bambini di 0-1 anno di età: l’impoverimento dei nuclei familiari si traduce in una ridotta qualità della nutrizione e delle cure per i bebè e in una ridotta capacità di accesso ai servizi sanitari, inoltre la crisi economica potrebbe anche influenzare la quantità e la qualità dei servizi offerti dai sistemi sanitari”, scrivono gli autori del lavoro.

E si tratta solo di una visione parziale delle vittime indirette del Covid, infatti “mentre noi ci siamo concentrati sull’impatto della crisi economica generata dalla pandemia sui bebè, sono stati sicuramente colpiti anche altri gruppi vulnerabili”, continuano. E comunque questo studio ha valutato solo l’impatto a breve termine della crisi causata dalla pandemia.

“Mentre i paesi continuano nei loro sforzi per prevenire e trattare il COVID-19 – concludono – dovremmo anche considerare di allocare risorse per stabilizzare i sistemi sanitari e rafforzare le reti di sicurezza sociale al fine di mitigare le conseguenze economiche, sociali e umane della pandemia”, concludono.

Lascia un commento