Quote rosa nei Cda delle grandi aziende, grazie alla tenacia delle donne

ROMA – “Una bellissima notizia per le donne italiane: il Pdl si è reso conto dell’errore che stava commettendo e ha sbloccato la legge sulle quote rosa nei Consigli d’Amministrazione”.

Così la deputata Pd Laura Garavini, co-firmataria della proposta di legge che istituisce l’obbligo di una presenza di almeno il 30% di donne nei consigli d’amministrazione e nei collegi sindacali delle società quotate in borsa, commenta quanto accaduto in Commissione Finanze al Senato, sede in cui si dibatte sulla proposta di legge. Ieri, infatti, il governo ha ritirato il parere negativo sull’emendamento sulle quote rosa consentendo così di sbloccare il testo che, approvato dalla Commissione, passerà ora al vaglio dell’Aula di Palazzo Madama. Il provvedimento sulle quote rosa, in caso di approvazione definitiva, entrerà in vigore nel 2015.

“L’iter legislativo – precisa Garavini – non è ancora concluso e dunque non è ancora detta l’ultima parola. Si tratta però di un importante successo dal momento che le esperienze in giro per l’Europa dimostrano che l’introduzione delle quote rosa, almeno in una fase iniziale, è determinante per garantire la presenza femminile ai vertici delle aziende”.