Mottarone: prosegue il risveglio di Eitan, lascerà Rianimazione

Mottarone, striscione per Eitan.
Mottarone, striscione di incoraggiamento per Eitan. (ANSA)

TORINO. – Nuovi miglioramenti per Eitan, il bambino di 5 anni sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. È cosciente e ha parlato con la zia Aya, la sorella del padre, che da domenica è a Torino per stargli vicino. Il piccolo “si è guardato intorno”, rivelano i medici che lo hanno estubato e poi risvegliato dal coma farmacologico.

“Dal punto di vista clinico è sempre in prognosi riservata, dovuta al trauma toracico e addominale oltre che alle fratture agli arti”, spiegano i medici. Eitan è ricoverato nel reparto diretto dal dottor Giorgio Ivani. Nei prossimi giorni è previsto che venga trasferito dalla Rianimazione in un reparto di degenza. Dove continuerà ad essere comunque in prognosi riservata. Anche perché le fratture, per cui era stato operato poco dopo il suo arrivo in ospedale, sono serie.

Nella spaventosa caduta della cabina ha subito fratture al femore, alla tibia e ad un braccio. Con il bambino e la zia, giunta dal Pavese, dove viveva tutta la famiglia Biran, c’è anche la psicologa dell’ospedale infantile Regina Margherita, la dottoressa Marina Bertolotti. Con la sua equipe è al lavoro da giorni, in sinergia con i colleghi della Rianimazione affinché il risveglio sia meno traumatico.

Un percorso che ha bisogno di un sostegno passo per passo perché, “Eitan è politraumatizzato anche psicologicamente non solo per le fratture subite”. Per questo secondo gli psicologici bisogna assecondare i tempi del bambino “aspettandolo”. “È importante che, al suo risveglio, il bambino incontri volti per lui significativi”, hanno sottolineato più volte i medici e la psicologa.

Così è stato. Il primo volto che ha potuto vedere è stato quello della zia Aya che ha lasciato l’ospedale solo per qualche ora per riposare un po’ in albergo, quando si è data il cambio con la nonna materna, arrivata da Israele. E i familiari di Eitan adesso chiedono un po’ di privacy, dopo l’attenzione di tutti questi giorni per il suo caso.

La stessa azienda sanitaria, Città della Salute, ha fatto presente che d’ora in poi saranno dati solo brevi aggiornamenti scritti sulle condizioni di salute del bimbo. Nelle prossime ore, con “molta cautela”, gli psicologi capiranno insieme ai familiari come e cosa dire al bambino.

Perché le domande da parte di Eitan ci saranno e bisognerà spiegargli la tragedia, scoprire se ricorda qualcosa di quei terribili minuti, di quando quello gita si è trasformata in una terribile tragedia. Bisognerà spiegare al piccolo perché accanto a lui non ci sono i genitori e il fratellino di due anni, morti nella strage della funivia Stresa-Mottarone, insieme ai bisnonni Barbara Cohen Konisky e Itshak Cohen.

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