Europa League: 2-1 non basta, Napoli eliminato dal Granada

Il portiere del Granada Rui Silva prende il pallone davanti agli attaccanti del Napoli.
Il portiere del Granada Rui Silva prende il pallone davanti agli attaccanti del Napoli. ANSA/CIRO FUSCO

NAPOLI.  – Il Napoli vince, ma la qualificazione la conquista il Granada. Agli spagnoli basta un gol segnato nel primo tempo da Montoro, complice la solita distrazione della difesa dei partenopei, per mettersi al riparo dai rischi di una rimonta che appariva improbabile, ma che in alcuni momenti della partita era divenuta anche possibile.

Gattuso opta per una difesa a tre che, quando occorre, viene rinforzata dagli esterni Di Lorenzo ed Elmas, allo scopo di evitare che il Granada possa trovare la via del gol, circostanza che renderebbe proibitiva la rimonta.

L’impresa è difficilissima, ma le cose per il Napoli sembrano mettersi subito bene perché, dopo appena 2′, gli azzurri sono già in vantaggio. Zielinski s’impossessa del pallone a metà campo, raggiunge l’area di rigore e conclude in rete con una rasoterra di sinistro. La colpa della squadra di Gattuso è quella di non sfruttare il vantaggio psicologico dell’aver dimezzato lo svantaggio quasi subito.

Il Napoli subisce invece un’involuzione nel gioco e lascia campo agli avversari. Il Granada è pieno di buoni palleggiatori che conquistano spazio e mettono in difficoltà dapprima il centrocampo e poi la difesa avversaria. I maggiori rischi per gli azzurri arrivano sul fronte sinistro della loro difesa, dove Elmas – che dovrebbe aiutare Koulibaly a chiudere gli spazi – è del tutto spaesato e fa fare a Kenedy ciò che vuole. Non è un caso che propria da destra parta il traversone di Foulquier che Montoro, lasciato colpevolmente solo al centro dell’area di rigore, devia in rete con un colpo di testa.

Il gol del pareggio getta il Napoli nello sconforto e il contraccolpo sul morale incide anche sulla qualità del gioco degli azzurri che, per ottenere la qualificazione a quel punto della partita, dovrebbero segnare tre gol. Il confronto si innervosisce e l’arbitro tedesco Siebert dispensa cartellini gialli soprattutto a causa di litigi e ripicche tra i calciatori.

Nella ripresa Ghoulam sostituisce Maksimovic e Gattuso sposta Elmas in un ruolo può consono alle sue caratteristiche. Il Napoli produce in questa fase il massimo sforzo che viene premiato al 13′ quando Ruiz, lanciato da Insigne, trova la via del gol con un tiro rasoterra. A questo punto Gattuso rischia il tutto per tutto e inserisce Mertens, che rientra dopo due mesi, al posto di Elmas.

Gli azzurri vanno anche vicini al terzo gol con Ruiz, con Mertens e, nel recupero, con Ghoulam e Zielinski, ma non riescono a trovare in tempo utile la via del gol che li lancerebbe verso il forcing finale.

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