Bossi: «Impossibile ricucire»

PONTE DI LEGNO – Il segretario federale della Lega Nord è scettico sulla possibilità di ricucire lo strappo creatosi nella maggioranza tra i fedeli di Silvio Berlusconi e quelli di Gianfranco Fini.


– Secondo me – afferma conversando nella notte con i giornalisti nel bar di un hotel di Ponte di Legno – Berlusconi ci sta lavorando per ricucire. O ricuce o si va a elezioni. Ma dopo il casino che c’è stato come fanno a ricucire?


Bossi sottolinea come un governo tecnico sarebbe «rischiosissimo per noi», perché «cancellerebbe le leggi che non interessano né a Fini né a Bersani sull’immigrazione».


– L’idea di un governo tecnico è fuori dal mondo -. continua Bossi -Non può passare e poi le elezioni le ha vinte Berlusconi. Berlusconi ha preso una montagna di voti: c’è molta gente che ha messo la crocetta sul suo nome. Non è che non conta. Conta. Sono convinto che non riusciranno a fare pasticci.


Inoltre, aggiunge, «Berlusconi porterebbe in piazza la gente. Se la Lega si unisce, tra Piemonte, Veneto e Lombardia sono milioni di persone, e tutti incazzati». Comunque, riconosce infine Bossi, «la situazione non è allegra».


Esclude poi l’ipotesi che a guidare un ipotetico governo tecnico possa essere il ministro dell’Economia.


– Tremonti non ci sta – aggiunge -. Vuole bene a Berlusconi, non lo farebbe mai. Poi non lo appoggerei. Chi è – prosegue Bossi – quel matto che accetta di diventare premier con una coalizione alle spalle che non esiste più?


Infine riguardo a Luca Cordero di Montezemolo, osserva, «se entra in politica cercherà di vincere e cercherà di agganciarsi a chi possa farlo vincere». E «in Italia i voti li hanno due persone, io e Berlusconi. Se non fai l’accordo con uno o con l’altro come fai a vincere?».


Frena invece sull’ipotesi di elezioni anticipate il ministro della Difesa Ignazio La Russa.


– Fintanto che siamo in grado di rispettare gli impegni oggi parlo di quello della sicurezza che per me è prioritario, non c’è alcun motivo di pensare al ricorso alle urne. Poi, chi vivrà vedrà… -ha detto da Catania dove ha incontrato i militari dell’Esercito italiano, appartenenti al 62° reggimento fanteria ‘Sicilia’ e dell’Arma dei carabinieri.


– Il governo non credo proprio che abbia il desiderio di andare a casa, né di fare elezioni anticipate. L’esecutivo – ha aggiunto La Russa – ha un desiderio preciso: quello di rispettare il programma in cui si è impegnato con gli elettori. L’unica ipotesi in cui noi prendiamo la strada possibile del ricorso anticipato alle urne – ha spiegato – è quella che vede l’impossibilità di adempiere agli impegni che abbiamo preso con i cittadini.


Da parte sua il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto precisa:


– Non vi è alcun nervosismo nell’indicare come soluzione quella di ritornare alle urne nel caso in Parlamento la maggioranza uscita dal libero voto degli italiani non venisse confermata. Mi pare un epilogo logico e di buonsenso. Politicamente chiaro – aggiunge- in linea coi fondamentali della nostra democrazia che sono quelli di rispettare il mandato popolare. Lontani dunque dalle manovre di Palazzo e vicini agli umori del popolo che, con il voto, ci ha dato fiducia e consenso a più riprese.