Via libera a Microsoft, avanti trattative su TikTok

Il logo di Microsoft su uno schermo in una recente immagine.
Il logo di Microsoft in una recente immagine. ANSA /JAGADEESH NV

WASHINGTON.  – Ora é ufficiale: Microsoft cerca l’accordo con la cinese ByteDance per acquisire il 100% delle operazioni del social media TikTok negli Usa. Il via libera é arrivato direttamente da Donald Trump, che in una telefonata con Satya Nadella, Ceo del colosso tecnológico fondato da Bill Gates, ha dato 45 giorni di tempo per chiudere la partita.

Se cosí non sará la Casa Bianca é pronta, come accaduto in India, a vietare la popolare app che negli Stati Uniti conta oltre cento milioni di utenti, soprattutto giovani.

É proprio quest’ultimo aspetto che avrebbe convinto il presidente americano a fare retromarcia, dopo che si era detto “fermamente contrario” all’operazione Microsoft e deciso a mettere al bando TikTok per decreto, magari inserendola nella lista nera delle aziende non gradite negli Usa. Insomma, lo stesso trattamento riservato al colosso delle tlc Huawei.

Ma stavolta le colombe hanno prevalso, e alcuni dei piú stretti consiglieri del tycoon, a partire dal segretario al Tesoro Steven Mnuchin, lo avrebbero convinto che in chiave elettorale, a meno di cento giorni dalle elezioni, non era una buona idea oscurare un’app cosí popolare. La linea dura, insomma, potrebbe trasformarsi in un boomerang sul fronte dei consensi.

Anche perché TikTok negli ultimi tempi proprio per fugare ogni sospetto di “spionaggio” si é molto “americanizzata”, assumendo migliaia di personale locale nelle sedi di New York e Los Angeles e ingaggiando un top manager “made in Usa”, l’ex di Disney Kevin Mayer.

Intanto Microsoft esulta, anche perché il titolo vola oltre il 4% a Wall Street, e si impegna a tentare di completare i negoziati con la ricca start up ByteDance (olre 100 miliardi di valore di mercato) entro il 15 settembre. Colloqui che riguarderebbero non solo il rilevamento delle quote detenute da ByteDance in Usa, ma anche in Canada, Australia e Nuova Zelanda.

La sfida a Facebook e Google, insomma, é lanciata. Con l’acquisto di TikTok Microsoft sbarcherebbe per la prima volta nel mondo dei social con una svolta probabilmente destinata a segnare il futuro dell’impero tecnologico fondato da Bill Gates e Paul Allen nel 1977 e con sede a Redmond, nello stato di Washington.

Il possibile accordo peró e inevitabilmente destinato ad acuire le tensioni sull’asse tra Washington e Pechino. L’ira di quest’ultima é incontenibile, ed é tutta nelle parole del portavoce del ministero degli esteri Wang Enbin, che accusa l’amministrazione Trump di discriminazione e di voler politicizzare le questioni economiche e commerciali.

E con la scusa della sicurezza nazionale – prosegue – di voler sabotare tutti gli sforzi cinesi sul fronte tecnologico, e le sue ambizioni di affermarsi come attore globale anche nel settore dei social. Insomma, prima Huawei con la storia del 5G, oggi TikTok, domani possibilmente sará il turno di Alibaba – accusa Pechino – o di Tencent, proprietaria di un’altra app molto popolare in Usa, WeChat.

La rabbia per l’eventuale acquisto di TikTok da parte di Microsoft si scatena anche sui social media del Paese asiatico, da Weibo (il Twitter cinese) a Douyn (cosí si chiama TikTok in Cina). Rabbia anche contro il leader fondatore di ByteDance, il 37enne Zhang Yiming, accusato di aver ceduto alle pressioni e addirittura di essersi “inginocchiato” alla Casa Bianca.

E qualcuno, rivolto alla leadership di Pechino, lancia una provocazione: “E se ordinassimo alla Apple di vendere tutte le sue operazioni in Cina a Huawei?”.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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