Finisce l’incubo Diamond, gli italiani tornano domani

Passeggeri sbarcano dal Diamond Princess in Giappone.
Passeggeri sbarcano dal Diamond Princess in Giappone.(ANSA)

ROMA. – Per cinquecento passeggeri della Diamond Princess, già sbarcati dalla nave, l’incubo è finito. Gli altri, tra cui 35 italiani, iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel dopo essere rimasti imprigionati da due settimane sulla nave da crociera ancorata in quarantena nella baia giapponese di Yokohama.

Un luogo diventato una trappola galleggiante dove i contagi da coronavirus continuano ad aumentare giorno dopo giorno, anche a causa di misure di precauzione ritenute insufficienti dagli esperti: nell’ultima giornata altre 79 persone sono risultate positive ai test, portando a 621 il numero dei contagiati.

Dopo essere partito martedì sera da Ciampino, è arrivato nel pomeriggio l’aereo Falcon con il team medico incaricato di sottoporre gli italiani ai test per escludere l’infezione. Nello staff inviato in Giappone anche due medici dello Spallanzani di Roma, un’anestesista e un’infettivologa. Chi risulterà negativo ai controlli potrà sbarcare già domani dalla nave, per  rientrare a casa in serata con un secondo aereo, un Boeing dell’Aeronautica Militare partito in serata dall’Italia. Il volo dovrebbe riportare in patria, oltre a una trentina di italiani, anche 27 cittadini di altri Paesi dell’Unione europea. Bruxelles ha attivato il meccanismo di protezione civile per cofinanziare i voli italiani.

Una volta atterrati all’aeroporto militare di Pratica di Mare, i passeggeri saranno sottoposti alla consueta quarantena di 14 giorni, il periodo ritenuto necessario dai medici per escludere del tutto la presenza della malattia. Per i primi giorni saranno trattenuti nella stessa struttura militare di Pomezia, poi saranno trasferiti al centro olimpico della Cecchignola. Da lì, nel frattempo, dovrebbero uscire domani gli altri italiani fatti rientrare nei giorni scorsi da Wuhan, la città cinese epicentro dell’epidemia. Ma prima di fare entrare altre persone, saranno necessari un paio di giorni per bonificare la struttura.

Un terzo volo dovrebbe partire in un momento successivo per riportare a casa il passeggero italiano risultato contagiato dal virus a bordo della Diamond Princess. Si tratterà di un aereo di biocontenimento, stessa tipologia di quello impiegato per riportare a casa nei giorni scorsi Niccolò, il diciassettenne friulano che era rimasto bloccato a Wuhan. Se dagli screening medici sulla nave dovessero risultare altre persone contagiate, anche loro saranno riportate a casa con lo stesso volo.

A bordo resteranno invece sicuramente cinque italiani membri dell’equipaggio, tra cui il comandante Gennaro Arma. Una volta sbarcati tutti i passeggeri, anche per loro scatterà una quarantena di 14 giorni nelle cabine della nave.

La procedura per far scendere a terra le persone durerà fino a venerdì, mano a mano che saranno resi noti gli esami dei laboratori. I test medici sono stati condotti su tutti i circa 3.200 passeggeri. Il periodo di quarantena a bordo era iniziato il 5 febbraio, dopo che una persona sbarcata a Hong Kong era stato trovata positiva al coronavirus.

Può tirare invece un sospiro di sollievo il marittimo sanremese sbarcato in Cambogia nei giorni scorsi dall’altra nave da crociera finita al centro delle cronache, la Westerdam, su cui viaggiava almeno una persona contagiata, una cittadina statunitense. L’uomo, che si era messo in isolamento volontario a casa sua, è stato sottoposto al test per il virus su decisione del ministero della Salute ed è risultato negativo.

(di Salvatore Lussu/ANSA)

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