Alitalia, occhi su Delta per quota e rotte

La nuova Alitalia stenta a prendere il volo. (La Repubblica)

ROMA. – É scattato l’ennesimo conto alla rovescia per la presentazione dell’offerta vincolante per Alitalia con la scadenza fissata al 15 ottobre, ma il quadro dell’ex compagnia di bandiera “si fa sempre più complesso”.

Per la messa a punto del piano industriale tutto sembra ruotare intorno a Delta, in particolare per quanto riguarda la sua quota e le future rotte di Alitalia. Il colosso di Atlanta all’inizio doveva entrare nella cordata con Fs, Atlantia e Mef con una quota del 10% ma ora sarebbe disposto a salire al 12% mentre il governo spinge per farlo arrivare al 15%.

Poi c’è da definire ancora il ruolo di Alitalia rispetto a Delta in Blue Skies, la joint venture sui collegamenti transatlantici composta dalla stessa Delta, Air France/Klm e Virgin Atlantic. Atlantia ed Fs spingono affinché la compagnia abbia un ruolo attivo nell’alleanza e non sia semplicemente associata agli americani in modo da poter potenziare le sue rotte verso il redditizio mercato nord-americano.

Proprio sul ruolo di Delta sono intervenuti il viceministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni (M5S) e Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Alitalia.

“E’ chiaro che se tu hai il 10% non ci credi a fondo, quindi di conseguenza nei piani di governance e nei piani industriali è giusto che si facciano le valutazioni in ottica di come sarà la compagine sociale”, ha detto Buffagni, sottolineando: “Non è che con il 10% detti la linea”.

Per Montezemolo “sarà fondamentale l’atteggiamento di Delta, sia su quanto vuole investire sia sul tema delle tratte”.

Nel frattempo i sindacati si fanno sentire, auspicando che la scadenza di ottobre sia l’ultima ma esprimendo anche forti timori per la sorte dei lavoratori di Alitalia dopo l’incontro col nuovo ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

“Mi auguro davvero che questa data di metà ottobre sia quella definitiva”, ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Abbiamo bisogno di chiarezza a tutela di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici di Alitalia”, ha sottolineato.

Mentre il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, denuncia un quadro “sempre più complesso” della compagnia, avvertendo: “Non è nostra intenzione trovarci in una situazione del prendere o lasciare. Noi della Fit-Cisl non asseconderemo mai un piano se non siamo convinti”.

Pellecchia ha quindi raccontato che Patuanelli, durante l’ultimo incontro, ha detto che “farà il possibile per assicurare il lavoro a quante più persone possibili” ma questa, ha precisato  il leader della Fit-Cisl, “è una notizia inquietante, una inversione di tendenza rispetto a quanto discusso con l’ex ministro Di Maio dove uno dei punti fermi era la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali”.

(di Alfonso Abagnale/ANSA)

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