La Corte Ue condanna l’Italia per l’emergenza xylella

Olivo con Xylella
Olivo infettato dall'agente patogeno Xylella. (Xylellareport.it)

BRUXELLES. – Il mancato abbattimento degli olivi infetti da xylella fastidiosa in Puglia e i ritardi sui monitoraggi costano all’Italia una condanna da parte della Corte Ue.

Nella sentenza, che non prevede sanzioni, i giudici europei confermano che Roma non ha attuato due degli obblighi previsti dalla decisione Ue per contrastare la diffusione del batterio vegetale da quarantena sul territorio europeo.

In particolare, l’abbattimento almeno delle piante malate nella fascia di 20km a Nord dell’area cosiddetta di contenimento.

La Corte ha invece respinto la richiesta della Commissione di veder riconosciuto un costante e generale inadempimento da parte dell’Italia dell’obbligo di impedire la diffusione della Xylella. La sentenza chiude una procedura di infrazione iniziata nel 2015. Se l’Italia non dovesse correggere il tiro potrebbe partire una seconda procedura con la richiesta di multe milionarie.

Scongiurare questa eventualità affrontando “inmediatamente l’emergenza xylella” sarà “una delle priorità per me ineludibili” ha dichiarato il neo-ministro alle politiche agricole Teresa Bellanova.

La xylella fastidiosa, scoperta per la prima volta in Europa nel 2013 dai ricercatori dell’Istituto per la Protezione sostenibile delle piante del Cnr di Bari, è un agente patogeno capace di colonizzare oltre 500 specie di piante diverse e, nella sola California, provoca danni stimati per 100 milioni di dollari l’anno ai vigneti.

Grazie a programmi co-finanziati dall’Ue negli ultimi anni i ricercatori hanno individuato varietà di olivi resistenti al batterio.

Nel maggio scorso l’Italia ha approvato un decreto per accelerare l’applicazione delle misure di quarantena e sostenere il settore oleicolo della Puglia con un piano da 150 milioni di euro. Ma “gli errori, le incertezze e gli scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio hanno provocato danni per 1,2 miliardi di euro”, denuncia Coldiretti.

Il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri accusa “la disinformazione da un lato e la macchina burocratica dall’altro” ricordando “la nascita di tantissimi comitati che hanno ostacolato iniziative che potessero eradicare da subito la malattia”.

“Occorre seguire alla lettera i protocolli scientifici senza rincorrere notizie false e teorie surreali, che tanto credito hanno avuto in questi ultimi anni”, sottolinea in una nota la Cia-Agricoltori italiani. Di “pesanti responsabilità delle amministrazioni competenti” parla Confagricoltura che però richiama anche “l’attenzione sulla questione delle verifiche sulle merci in arrivo in Europa”.

In Puglia, la delegazione di Forza Italia attacca le “chiare responsabilità” del presidente della Regione Michele Emiliano. E da Bruxelles l’europarlamentare di FdI Raffaele Fitto rincara la dose: “L’Ue condanna l’Italia ma la colpa è di Emiliano”, che contrattacca accusando Roma.  La decisione della Corte, ha dichiarato, “riguarda tutto il periodo in cui la lotta alla xylella era sotto la esclusiva responsabilità del Governo italiano”.

(di Angelo Di Mambro/ANSA)

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