ROMA. – In Bolivia, 180 famiglie sono senza casa per una frana avvenuta il 30 aprile nella capitale La Paz. Tre persone risultano disperse. A riferirlo è il sindaco della città, Luis Revilla: 119 famiglie, ha sottolineato, sono state accolte in rifugi abilitati per l’emergenza. Secondo quanto riferito dal sito del quotidiano boliviano El Deber, delle 68 case che sono crollate, solo 25 erano presenti nelle mappe comunali, solo 15 case erano registrate al catasto municipale e la maggior parte degli edifici non aveva ricevuto l’autorizzazione per la costruzione da parte del comune.
Il primo cittadino di La Paz ha annunciato che si riunirà con il ministero della Difesa per coordinare le azioni di ricerca e soccorso di tre persone che risultano ancora disperse. “Abbiamo ricevuto notizie da parte della polizia in merito al ritrovamento di una persona deceduta, che verificheremo. Intanto continueremo con il compito di cercare le tre persone scomparse nella zona”, ha aggiunto Revilla.
Il disastro è stato provocato dalle forti piogge che si sono abbattute martedì sulla città, e che hanno provocato una infiltrazione d’acqua che ha provocato la frana. I video che circolano sui social network mostrano come le case siano crollate una dopo l’altra. Il comune di La Paz ha dichiarato una “situazione di disastro” e uno stato di allerta rosso nell’area della frana.
