Coppa Italia: a sfidare la Lazio sarà l’Atalanta, Muriel non basta

Coppa Italia: i bergamaschi festeggiano Josip Ilicic per il gol che porta l'Atalanta in finale.
Coppa Italia: i bergamaschi festeggiano Josip Ilicic per il gol che porta l'Atalanta in finale. ANSA/PAOLO MAGNI

BERGAMO. – Muriel batte un colpo per la Fiorentina, ma i campioni dell’Atalanta lasciano il segno confezionando il penalty del pari. Questo nel primo quarto d’ora, poi nella ripresa l’incertezza di Lafont regala la finale di Coppa Italia all’Atalanta. A sfidare la Lazio il 15 maggio allo stadio Olimpico di Roma sarà quindi la squadra di Gasperini, alla fine vincente 2-1 fra il tripudio del pubblico, dopo un match con gli ospiti che hanno provato a rendersi pericolosi in contropiede.

Però Montella non è riuscito a cambiare in positivo i connotati della Viola dopo il 3-3 dell’andata sotto la gestione di Pioli e ora non rimane che rimpiangere l’occasione persa, mentre l’Atalanta raggiunge il primo obiettivo della sua stagione: adesso punta anche al quarto posto in campionato, e quindi a un posto in Champions.

Il vantaggio dei viola è fulmineo quanto incontrastato, perché nessuno esce su Gerson e Chiesa può prolungare in verticale per Muriel che appoggia nel sacco con il sinistro su Gollini in uscita dopo essersi incuneato fra Djimsiti e Masiello. E’ il 3′, dopo due giri di lancette Chiesa potrebbe fare il bis appoggiato dalla sponda di Benassi ma cicca il sinistro senza incrociarlo.

I nerazzurri di casa sembrano in bambola, tanto che all’11’ Veretout fa secchi de Roon e Freuler, che frana a terra da solo, ma ha l’unica colpa di defilarsi troppo calciando addosso al portiere di casa. Poco dopo l’undici di Gasperini rimette le cose a posto sull’asse dei fantasisti Ilicic-Gomez: tocco dentro del primo per il taglio del secondo, su cui Ceccherini commette un fallo evidente (il silent check dice sì). E’ rigore, che l’ex di turno Ilicic trasforma.

Poi le ‘tenebre’ calano progressivamente sui viola, troppo sfilacciati in campo: al 21′ il Papu avanza dalla posizione di rifinitore sprecando però dai 20 metri (alto) l’assist di Zapata. Al 37′ Gosens prende il tempo a Milenkovic senza indirizzare in porta la sua conclusione traversone dall’out destro di Castagne. Prima dell’intervallo la Dea getta alle ortiche la chance del sorpasso con Castaigne e Zapata.

Nella ripresa si mette in luce Gollini che già al 2′ si oppone all’imbucata di Benassi su suggerimento di Muriel. Al 5′ è Lafont a scaldarsi i guantoni sulla stoccata dal limite di Gomez. Poco oltre il quarto d’ora Zapata riceve da Ilicic e viene murato in fallo di fondo da Ceccherini, al 18′ Pasalic viene liberato dalla diagonale Ilicic-Gomez trovando i pugni chiusi di Lafont.

Il portiere della Fiorentina non è altrettanto reattivo sul destro di Papu Gomez sul primo palo al 24′. Montella prova poi la mossa di Simeone per Benassi, mentre la zuccata di Pezzella sul piazzato di Veretout non è certo imprendibile per Gollini. Gasperini cambia lo stremato Ilicic mettendo Mancini, un difensore in più, Zapata spreca incespicando davanti a Lafont.

Poi il tripudio atalantino può cominciare: il 15 maggio, a Roma, quella contro la Lazio sarà la quarta finale di Coppa Italia della sua storia, dopo quella vinta a Milano nel 1963, con Pizzaballa in porta, e le due “doppie” perse con Napoli (1987) e Fiorentina (1996).

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