Primarie e leadership, duello Pd con occhio a Strasburgo

Sagome in ombra sul simbolo del Pd sul fondo

ROMA.- Liste aperte del Pd alla società civile per le elezioni europee: l’idea la lancia il fondatore Walter Veltroni e la fa sua Maurizio Martina, che prova a guardare oltre il congresso del partito a febbraio, fino alla battaglia di maggio per il Parlamento di Strasburgo. I dem si aprano “a tutte le energie europeiste e progressiste”, scrive il segretario su Fb, e dopo il Forum programmatico di Milano del 28 ottobre verrà avviato un Comitato promotore “aperto e plurale”.

Uno slancio che sembra condiviso nel partito, ma con distinguo su idee e modalità. Intanto domani Matteo Renzi torna con la Leopolda, un “ritorno al futuro” che sa ancora di sfida. “Alle Europee una lista aperta con il meglio della società, non divisa tra le correnti Pd – chiede Veltroni -. E si riparta da precarietà ed ecologia” per battere la destra.

Martina coglie l’attimo e in riunione di segreteria al Nazareno si ipotizza una “lista della piazza” (definizione del coordinatore Matteo Mauri). Quella piazza del Popolo che a Roma il 30 settembre ha chiesto unità. Una lista per Strasburgo “aperta a progressisti, europeisti, democratico liberali e ambientalisti”, dice il segretario. Ma con il simbolo dem, a differenza del Fronte Repubblicano che vorrebbe Carlo Calenda.

“Ma lavoriamo uniti tutti insieme”, insiste Martina. “Cos’è il meglio della società civile? – chiede Andrea Orlando – Decidere quale parte di società si vuole rappresentare e sulla base di quale proposta”. La lista la farebbe il nuovo segretario e per il congresso ci sono già 5 candidati alle primarie.

Marco Minniti, invocato dai sindaci e benvisto dai renziani, “non ha ancora dato nessuna disponibilità”, ricorda Graziano Delrio. L’ex ministro dell’Interno scioglierà la riserva a novembre. Minniti sarà alla Leopolda, in cui fino a domenica “si parlerà di futuro e non del congresso Pd”, promette Renzi. Conferenza stampa dell’ex premier con il ‘suo’ ministro dell’Economia Piercarlo Padoan: tre idee per ripartire, “dimezzare lo spread e abbassare le tasse”.

“Non proprio una controproposta programmatica”, secondo una fonte renziana. La ‘contromanovra’ ufficiale Pd l’ha già presentata Martina – coautore Padoan – e oggi viene stimata in 30 miliardi e dettagliata. Per mettere le cose in chiaro. Ma pur con un gradimento al 5% tra i leader da cui ripartire, sotto Paolo Gentiloni e Zingaretti (sondaggio Ipsos), il Rottamatore non molla. A Firenze lancerà i comitati civici anti-governo M5S-Lega, obiettivo costituirne mille. Perché per Renzi “il futuro prima o poi torna”.

(di Luca Laviola/ANSA)

Lascia un commento