Nell’Università Complutense un convegno singolare: l’italiano parola dell’arte

MADRID – Un convegno che per tre giorni circa ci parlerà dell’italiano come lingua dell’arte. Dal 22 al 24 ottobre, organizzato dalla Facoltà di Filologia dell’Università Complutense di Madrid, avrà luogo il “I Congresso Internazionale; l’Italiano parole in arte”. Sarà un momento di riflessione, ma anche l’occasione per risaltare la potenza espressiva dell’idioma, tra poesia, letteratura, teatro, cinema e canto lirico.

– Il tema del convegno – spiega la professoressa Mirella Marotta, vicedirettrice del “Departamento de Estudios Románicos, Franceses, Italianos y Traducción” della prestigiosa “Universidad Complutense de Madrid” – non dico che sia nuovo ma non è certo quello sul quale lavoriamo normalmente. Insomma, non gira attorno alla linguistica, alla linguistica applicata o all’insegnamento della lingua. Non fa neanche riferimento ad argomenti chiaramente letterari. Ma arte, musica, cinema, teatro, comunque ci appartengono. Siamo un dipartimento di studi d’italianistica e dunque tutto questo ci interessa. Abbiamo voluto fare una cosa diversa e presentare qualcosa di nuovo rispetto a ciò che normalmente offre una facoltà di lettere.

Liliana Cavani

– Come è stata accolta l’iniziativa?

– Con entusiasmo –afferma immediatamente. Ed un sorriso illumina il suo volto. Nulla poteva esprimere meglio il suo sentimento di soddisfazione -. L’iniziativa è stata accolta con interesse da tutte le personalità italiane con le quali abbiamo preso contatto. E mi sento molto, ma molto orgogliosa che la signora Cavani abbia accettato il nostro invito. Lei sa che ha già una certa età. Certi viaggi… Mi ha scritto personalmente. Ha ammesso che ormai viaggia sempre meno.  Eppure, mi ha detto che ha letto attentamente il programma; che le era piaciuto molto il modo in cui avevamo impostato il convegno, e che le faceva tanto piacere assistere. Mi ha detto anche una cosa molto bella: lei aveva studiato Filologia Italiana e sarebbe stata una filologa se non avesse vinto il primo concorso di cinematografia. Fu proprio quel concorso a cambiarle la vita.Mi ha confessato che nel fondo, le era rimasto il desiderio di essere docente universitaria di filologia italiana. Sono molto grata della sua partecipazione.

Oltre a Liliana Cavani, famosa regista e sceneggiatrice, hanno assicurato la partecipazione Chiara Taigi, “una nota cantante di lirica che lavora nei teatri più importantidel mondo”; Fabio Bussotti “che è un bravo attore”, Pasqualino Bongiovanni, “che è poeta e cantante”.

– Vi saranno professori invitati di altre nazioni?

Certo – spiega -. Il grosso è costituito ovviamente da docenti e ricercatori della “Complutense”, ma parteciperanno anche tanti colleghi italiani. Verranno anche dalla Romania e dal Messico.

– Qualè l’obiettivo del Convegno e a quale pubblico è orientato?

Non ha dubbi. Il Convegno, almeno la prima giornata, è orientato a tutti. Per questo, ferma restando, per ovvie ragioni, la numerosa presenza di studenti della Facoltà, sono stati invitati i ragazzi della nostra Scuola Italiana, studenti della Scuola Superiore di Canto di Madrid, e altri che frequentano corsi d’italiano in diverse scuole.

– Il primo giorno – spiega – è aperto a tutti. Possiamo farlo perché avremo a disposizione il Paraninfo che può ospitare 400, 450 persone. Lunedì e martedì – prosegue – il convegno si trasferirà in sale più piccole, più accademiche. Anche se non restringeremo l’accesso a nessuno, non si prevede una grossa affluenza di persone. Affronteremo temi che interessano soprattutto gli addetti ai lavori.

– Il Convegno, quindi, sarà spalmato in tre giorni…

– Si – commenta -. Lunedì, la prima giornata, comincerà alle 9:30 e si protrarrà fino alle ore 20, ora in cui la Facoltà chiude.  I lavori saranno conclusi dall’interpretazione del “Coro de Camera” di Madrid.

Martedì e mercoledì, invece, sono previsti interventi su temi specifici riguardanti le nuove prospettive tra insegnamento e diffusione della lingua. Tra i conferenzieri vi saranno: Gianfranco Chicca, Giusi Macchi, Beatrice Fanetti, Carmen Dominte, Maria Ciminiata, Teresa Gil Garcia, Marco Pioli, Ana Lara Almarza, Donatella Danzi, Antonio Roales Ruiz, Mirella Marotta, Manuel Macías Borrego, Laura González-Yarza Rodríguez, Itzia Hernández Rodilla, Olivia Correa Larios e Orchidea Salvati.

– Gli interventi dei relatori saranno pubblicati?

– Certo – ci dice -. Abbiamo coinvolto una casa editrice italiana. Ci tenevo a pubblicarli con una casa editrice italiana. Con le case editrici spagnole già facciamo tante altre cose. Pubblicheremo l’edizione cartacea corredata da un DVD. La ragione è molto semplice. Ad esempio, non possiamo chiedere a Liliana Cavani di darci per iscritto la sua relazione. Ma, col suo permesso, possiamo registrarne l’intervento. Nel Dvd, saranno conservati sia l’audio di tutte le relazioni sia i brani musicali interpretati dai cori che parteciperanno alla nostra manifestazione. Credo che sia un dettaglio carino.

L’invito, naturalmente, è a non mancare a questo appuntamento con la cultura: Lunedì 22 ottobre, alle ore 9 presso il Paraninfo dell’Università Complutense di Madrid.

M.B.

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