La California sfida Trump sulla neutralità della rete, è scontro

Un disegno con computer cololegato a internet, tastiere e smartphone su campo azzurro.
Le nuove norme approvate da Federal Trade Commission.

NEW YORK.- La California dice no a internet a due velocità e apre un nuovo fronte di scontro con l’amministrazione Trump. Lo stato approva una legge che reintroduce le norme dell’era Obama sulla neutralità delle rete, abolite nei mesi scorsi dal governo federale. Un via libera che incontra l’immediata opposizione del Dipartimento di Giustizia.

In un’azione legale contro la California, il ministero guidato da Jeff Sessions afferma che è il governo e non i singoli stati a regolare e controllare il web. “Ancora una volta la California ha promulgato una legge illegale cercando di frustrare la politica federale” si legge nella documentazione depositata in tribunale. Il riferimento è alle altre battaglie che la California ha in corso con l’amministrazione Trump: dall’immigrazione all’ambiente, passando per gli standard di emissioni per le auto.

E come non si è lasciata intimidire sui migranti, portando avanti la sua battaglia, la California non sembra intenzionata ad alcun passo indietro neanche sulla neutralità della rete nonostante le minacce legali che arrivano da Washington. “Non consentiremo a una manciata di intermediari di potere di dettare le regole per le fonti di informazione o sulla velocità con cui i siti vengono caricati. Restiamo impegnati a proteggere la libertà di espressione e l’innovazione” replica secco il procuratore generale della California, Xavier Becerra.

La decisione dell’amministrazione Trump di rovesciare le norme dell’era Obama sulla neutralità della rete hanno già causato negli ultimi mesi una pioggia di azioni legali, con le autorità di 20 stati americani che hanno già presentato denuncia contro l’iniziativa.

Approvata nel 2015 da Obama la neutralità della rete è stata bocciata dalla Federal Communications Commission di Trump lo scorso dicembre perchè non necessaria. Le norme approvate dalla California si spingono anche oltre a quelle abolite da Trump: non solo vietano alle società di telecomunicazione come At&t e Comcast di bloccare o rallentare il traffico internet, ma vietano anche le promozioni conosciute come ‘zero rating’, ovvero quelle che concedono gratuitamente streaming illimitato ad alcuni siti ma fanno pagare altri.

All’azione legale del Dipartimento di Giustizia potrebbero a breve aggiungersi quelle delle società di telecomunicazione, secondo le quali le norme stringenti della California aumentano i costi, andando a creare un contesto normativo differenziato all’interno degli Stati Uniti. La battaglia è quindi solo all’inizio e potrebbe affermarsi come un nuovo fronte di battaglia dei democratici in vista delle elezioni.

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