CARACAS – “Non fare nulla per combattere l’iper-inflazione non è una alternativa”. Lo sostiene il deputato, economista e professore universitario, Josè Guerra. Il Parlamentare ha confermato che l’inflazione cresce al ritmo del 3 per cento al giorno.
– Il 3 per cento è l’inflazione annuale del Cile, del Perù, dell’Ecuador e della Colombia – ha affermato -. Con un ritmo di crescita quotidiana dell’inflazione pari al 3 per cento – ha spiegato l’economista – i prezzi dei beni nel mercato si moltiplicano ogni 15 o 20 giorni.
Il parlamentare ha quindi avvertito che l’iper-inflazione a fine anno potrebbe raggiungere facilmente il 100mila per cento.
– Non ci sono salari ne pensioni capaci di sostenere resistere a tale crescita devastante. – ha commentato – L’economia vive un fenomeno distruttivo.
Il parlamentare, quindi, esige al governo provvedimenti adeguati.
– Non fare nulla – ha sostenuto – non è una alternativa. E’ necessario cambiare rotta; modificare il modello di sviluppo economico. L’attuale si basa nella distruzione della proprietà privata, nei controllo dei prezzi e dei cambi, nella fine degli incentivi e, quel che è peggio, finanzia il deficit attraverso la Banca Centrale.
– Il governo insiste nel controllo dei prezzi – conclude -. Pensa che così può frenare l’inflazione ma non è vero. Commette un errore.
Il governo del presidente Maduro, nei giorni scorsi, doveva annunciare i nuovi prezzi di ben 50 prodotti. L’annuncio ufficiale, però, è stato rimandato. Probabilmente il presidente Maduro, li renderà noti al ritorno dal suo viaggio in Turchia. E intanto i generi alimentari e i beni di consumo scompaiono dai supermarket. Quelli ancora reperibili aumentano di prezzo velocemente mettendo in crisi il potere d’acquisto dei cittadini.