Campagna elettorale: poco interesse e aria di astensione

I dati raccolti da Hercon Consulting e Datincorp stimano una affluenza al voto tra il 50 e il 60%. E malgrado Falcón punteggi i sondaggi, ci sono forti dubbi sulla sua vittoria elettorale.
I dati raccolti da Hercon Consulting e Datincorp stimano una affluenza al voto tra il 50 e il 60%. E malgrado Falcón punteggi i sondaggi, ci sono forti dubbi sulla sua vittoria elettorale.

CARACAS – Troppi problemi assillano il cittadino comune per mettersi a pensare alle elezioni. E non solo: l’indifferenza e lo scoraggiamento sembrano caratterizzare l’inizio della campagna elettorale, soprattutto da quando il CNE ha annunciato la date delle presidenziali e delle regionali, e le condizioni con le quali questi comizi si sarebbero svolti.

La campagna elettorale è iniziata domenica e finirà il 17 maggio. E i sondaggi che circolano non sono allettanti. Marcos Hernández López, direttore di Hercon Consulting, afferma che l’intenzione di voto si aggira intorno al 55%.

L’analista crede che queste elezioni siano molto questionate. Hernández López spiega che la situazione economica e la mancanza di fiducia verso il sistema ed il governo di Maduro, incidano sulla poca voglia degli elettori di recersi alle urne. Quindi, prevede l’astensione.

Dei quattro candidati iscritti di “opposizione”: Javier Bertucci, Reinaldo Quijada, Luis Alejandro Ratti e Henry Falcón, soltanto quest’ultimopotrebbe scalfire alcuni voti a Nicolás Maduro. I sondaggi dimostrano che ha 8 o 9 punti di vantaggio sul presidente. Ma gli analisti pensano che non ce la farà a vincere l’apparato elettorale che il governo ha messo in moto e ricordano la gran sconfitta che ha subito nelle ultime elezioni.

Perpetuarsi nel potere

Inoltre, Hernández López aggiunge che la percezione generale è quella che il governo voglia perpetuarsi nel potere, perciò con queste condizioni non c’è voglia di votare.

Jesús Seguías, consulente politico e presidente di Datincorp, precisa che anche se i suoi dati mostrano che poco più del 60% andrebbe alle urne, non significa veramente che questa partecipazione ci sarà.

L’ultimo sondaggio di Datincorp, pubblicato il 9 di aprile, prevedeva un’intenzione di voto maggiore ne Los Llanos dell’84%, negli stati a sud est del paese del 76%, ne los Andes del 45%, negli stati occidentali 57% e per  il centro  del 57%. La capitale mostrava un 61%. Tutte stime da rivedere.

L’esperto elettorale Juan Luis Hernández ha segnalato che i sondaggi non si sono mai rivelati precisi riguardo l’indice di astensione. Sono semplicemente valori referenziali.

Poca attività per l’inizio della campagna elettorale

Questa campagna elettorale è iniziata con poco entusiasmo. I partecipanti alle elezioni si sono limitati a twittare saluti e augurarsi il meglio.

Da Cuba, il presidente ha twittato di “essere pronto per lottare con orgoglio e amore per condurre nuovamente la patria”. Mentre le organizzazioni che lo sostengono hanno iniziato a twittare il loro appoggio con  l’etichetta#TodosConMaduro.

Diosdado Cabello, rappresentando il PSUV, ha continuato la sua attività di tesseramento al partito di governo. Attività che si è conclusa nella giornata di ieri.

E il PSUV ha fatto un incontro in Caracas contravvenendo apertamente l’articolo 75, comma 9 della Legge Organica per i Processi Elettorali perché ha utilizzato minorenni per promuovere il voto.

Henry Falcón

Il candidato Falcón non si è fatto sentire. Ma si crede che a breve, presenterà il suo programma di governo in Caracas in un incontro pubblico.

Il sondaggista Juan Luis Hernández   pensa che Falcón si percepisce bene nei sondaggi ma che poi non si rivelerà tale nelle elezioni.

Bertucci in rete

Dei cinque candidati quello che si è dato più da fare in rete è stato Javier Bertucci, del gruppo di elettori “Esperanza por el Cambio.” Bertucci ha informato sul suo giro per lo stato Yaracuy, dove ha iniziato la sua campagna elettorale. Il candidato ha affermato di voler dare il meglio di sé al servizio del Venezuela “perché, comunque, è quello che ha sempre fatto finora”. Ha fatto un chiamato contro l’astensione e lanciato lo hashtag #BertucciEsELCAMBIO.

Luis Aejandro Ratti e Reinaldo Quijada

Via twetter, Ratti ha chiesto di votare per lui perché si considera l’unica opzione diversa dai partiti tradizionali. E Reinaldo Quijada del movimento UPP 89 non si è fatto sentire.

I dubbi rimangono

Luis Salamanca, politologo e professore universitario ha detto che questi comizi sono segnati dalla mancanza di concorrenza. Quindi, secondo l’esperto i venezuelani non vogliono coinvolgersi né politicamente né affettivamente.

“La gente sa che non ci sono candidati di peso. C’è Nicolas Maduro, che continua a fare errori, e Henry Falcón, che crea dei dubbi perché è stato filogovernativo e cerca di pescare tra l’elettorato oppositore che non ha più opzioni tranne la sua.Inoltre, “l’apparto del governo oscura tutti gli altri.” Ha ribadito Salamanca.

Un altro punto importante che gioca contro le elezioni, secondo l’analista è il disastro economico che impedisce che il cittadino comune si dedichi a pensare ai comizi quando deve cercare, invece, di sopravvivere.”

Lo Zulia

Jesús Castillo Molleda, politologo e assessore politico, ha riferito che l’intenzione di voto in Zulia si attesta attorno al 63%. Anche se l’elettore dimostra la sua insofferenza con la gestione governativa, sembra che questa non incida sull’intenzione di voto.

E la gente è stufa di tutto, anche dell’opposizione. Seppure Manuel Rosales e Juan Pablo Guanipa non sono candidati, hanno un rifiuto che arriva al 70% ha detto il politologo.

Giancarla Marchi

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