La lunga scia di sangue nelle scuole americane

(Mike Stocker/South Florida Sun-Sentinel via AP)

NEW YORK. – Quella avvenuta nel liceo di Parkland, in Florida, è la strage più grave in una scuola americana dal massacro di Newtown, in Connecticut, quando in un istituto elementare furono uccisi 20 bambini e 6 adulti. Si allunga così una scia di sangue che non ha eguali in altri Paesi occidentali. Con il numero degli episodi che dall’inizio del 2018 è più che raddoppiato: già 19 sparatorie tra i banchi scolastici, una ogni 60 ore. Ecco a ritroso gli incidenti più gravi degli ultimi anni.

14 DIC 2012, SANDY HOOK – Un ventenne, Adam Lanza, entra nella scuola elementare di Sandy Hook a Newtown, in Connecticut, e apre il fuoco uccidendo 20 bambini e sei adulti.

2 APR 2012, CALIFORNIA – Un ex studente entra in una classe della Oykos University, una piccola università cristiana di Oakland, e apre il fuoco sui suoi ex colleghi. Alla fine si contano sei morti e tre feriti.

8 DIC 2011, VIRGINIA TECH – Il campus, teatro di un massacro nel 2007, torna sulle prime pagine e l’America rivive un incubo. La sparatoria causa due morti, un agente e il killer.

14 FEB 2008, ILLINOIS UNIVERSITY – Un ex studente armato con due pistole ed un fucile irrompe in un’aula della Northern Illinois University ed apre il fuoco uccidendo cinque persone e ferendone una quindicina. Il killer poi si suicida.

17 APR 2007, LA TRAGEDIA PIU’ GRANDE. Uno studente di 23 anni di origine coreana apre il fuoco in due diverse aree del grande campus dell’università di Virginia Tech e uccide due persone in un dormitorio e altre 30 in un edificio dove erano in corso le lezioni.

20 APR 1999, COLUMBINE – Due studenti della Columbine High School di Denver (Colorado), Eric Harris (18 anni) e Dylan Klebold (17), aprono il fuoco e uccidono 12 loro compagni ed un insegnante prima di togliersi la vita.

Lascia un commento