Primo vertice ecumenico su xenofobia e populismi

 

 


CITTA’ DEL VATICANO. – Per la prima volta il Vaticano ospiterà un vertice ecumenico di studio sui fenomeni della xenofobia e del populismo. Convinti del ruolo cruciale che le Chiese possono svolgere nel compito di promuovere una società umana giusta e più sana, il Consiglio Mondiale delle Chiese e il dicastero vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, si impegnano a ospitare un simposio che riunirà leader ecumenici ed esperti di tutto il mondo per riflettere e studiare l’attuale fenomeno della xenofobia e del populismo nella società, specialmente in riferimento alla crisi migratoria e dei rifugiati a livello mondiale.

Nell’ottica di organizzare una conferenza mondiale sullo stesso tema, con una maggiore partecipazione a maggio 2018, questo incontro di studio intende esplorare in che modo le Chiese possono dare leadership nel lavorare insieme per affrontare in modo proattivo questa crescente paura e trovare risposte costruttive modellate dalla spiritualità e dalle tradizioni cristiane di rispetto dei diritti e della dignità umana.

“La paura o l’odio per qualcosa di strano, estraneo, alieno, diverso, cioè ciò che viene percepito come ‘altro’, sta penetrando in tutti i settori della società: sociale, culturale, politico e spirituale – sottolineano i promotori -. Permea i media e influenza le politiche e le opinioni pubbliche, minacciando così i valori umani e morali della società”.

Le Nazioni Unite hanno recentemente caratterizzato le reazioni della società alla crisi migratoria globale e dei rifugiati come contrassegnata da una paura “tossica” radicata nella xenofobia e incoraggiata dalla politica populista. Nel contesto della complessa crisi globale dei migranti e dei rifugiati, le Chiese ritengono di non poter rimanere silenziose o indifferenti, “ma devono essere consapevoli del loro mandato missionario e morale per cercare modi realistici e costruttivi per affrontare la xenofobia e il populismo”.

“Crediamo che superare la xenofobia e il populismo sia una sfida etica e pedagogica sia per le Chiese che per la società – si aggiunge -. Per le Chiese questa è anche una sfida teologica e implica l’auto-esame e l’umile riconoscimento della nostra vulnerabilità al potere corrosivo della paura, del pregiudizio associato e della discriminazione che minaccia l’unità del Corpo di Cristo”.

Quindi questo simposio di studio dei leader ecumenici e degli esperti, in programma da domani a venerdì 15 a Roma, si propone di approfondire la comprensione della xenofobia da parte delle Chiese e il corrispondente aumento del populismo in relazione alla crisi migratoria e dei rifugiati; discernere i mezzi per una maggiore collaborazione e azioni comuni, compreso il miglior uso degli strumenti dei media, per trasformare questa realtà crescente e disumanizzante di intolleranza e odio basata sulla paura per promuovere e promuovere una cultura di rispetto, solidarietà e coesione sociale; promuovere la sistematica capacità ecclesiale sviluppando le migliori pratiche per affrontare la xenofobia e il populismo, informate dai valori cristiani di giustizia e compassione e radicate in relazioni di fiducia e dialogo aperto, e pianificare e preparare la Conferenza Mondiale sulla Xenofobia e il Populismo, che si terrà dal 21 al 24 maggio 2018.

(di Fausto Gasparroni/ANSA)

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