Roma,
Basti dire che fino al 14 maggio 2006 (data limite imposta dalla Fifa alle federazioni per concludere la stagione e restituire i giocatori alle rispettive nazionali) ci sarà un solo mercoledì senza pallone, l’11 gennaio. Situazione frutto di una serie A ipertrofica, di un Mondiale di Germania che incombe e di coppe europee che reclamano i loro spazi. Ecco gli ingredienti di una stagione che il calcio si appresta a vivere tutta con il fiatone.Con un campionato maggiore a 20 squadre, del resto, c’é poco da scialare. La ‘gerarchia’ da rispettare vede al primo posto le date Fifa (quindi gli incontri della nazionali, sia amichevoli che per le qualificazione a Germania 2006); poi quelle della Fifa per Intertoto, Champions League e Coppa Uefa; infine, negli esigui spazi residui, vanno incastrare Campionato e Coppa Italia.
Nelle città che hanno due formazioni (solo Milano e Roma, vista il forfait di Genoa e Torino) l’esordio casalingo sarà invertito rispetto all’anno scorso (quindi toccherà ad Inter e Lazio), così come sarà invertito l’ordine dei derby. Inoltre si ricorrerà ad un accorgimento tecnico, anche per gestire anticipi e posticipi: Juventus, Milan, Inter e Udinese non si potranno incontrare nelle due giornate che si incastrano tra turni consecutivi di Champions (quarti di finale e semifinali). Né potranno affrontarsi nei turni di campionato inseriti tra uno di Champions ed uno di Coppa Uefa che preveda partita al giovedì. Resta da dire dei cinque turni infrasettimanali del campionato di serie A, peraltro stabiliti con largo anticipo (tutti di mercoledì: 21 settembre; 26 ottobre; 21 dicembre; 18 gennaio e 8 febbraio 2006) e delle cinque soste (tre per le qualificazioni mondiali – 4 settembre; 9 ottobre; 13 novembre – e due natalizie, 25 dicembre e 1 gennaio 2006). La serie B partirà insieme alla A (tra venerdì 26 e domenica 28 agosto), terminerà il 28 maggio ed avrà sei turni infrasettimanali: i cinque della A, più l’8 settembre.