Cassano liquida il Livorno

GENOVA – A volte il peggior nemico di se stessi può essere rappresentato proprio da se stessi. Ed è quello che poteva accadere alla Sampdoria contro il già retrocesso Livorno. Un rischio diventato paradossalmente palpabile dopo il centesimo gol italiano da professionista siglato da Cassano dopo appena 5’. Un vantaggio arrivato persino troppo presto, tanto da indurre l’allenatore blucerchiato Del Neri a sgolarsi per richiamare i propri giocatori alla massima concentrazione, alla massima attenzione. E di concentrazione ed attenzione ce ne volevano parecchie contro questo Livorno, bravo nel possesso di palla, bravissimo nel palleggio ma assolutamente inconcludente in fase offensiva.

La Samp alla fine ha vinto, con il raddoppio di Ziegler quasi in chiusura, in virtù di una maggiore abilità tecnica e tattica, ma quanta fatica e quanto batticuore per conquistare i tre punti che consentono alla formazione genovese di mantenere il quarto posto in solitario ed avvicinarsi allo scontro Champions di domenica a Palermo con la scorta di due punti di vantaggio.

A lungo la squadra del presidente Garrone si è limitata a controllare il gioco, subendo anche con una certa continuità le manovre avversarie e sprecando almeno sei occasioni per mettere al sicuro il risultato. C’é voluta la scelleratezza sotto porta di Danilevicius e Di Gennaro, che hanno buttato alle stelle due palloni ghiottissimi (7’ e 33’ della ripresa), per convincere la Samp a fare sul serio.

La gara è stata giocata a ritmi slow, senza particolari emozioni se non le giocate di Cassano che, ispiratissimo, ha portato, lui solo, un po’ di luce nel grigiore generale. Dopo aver messo a segno il primo gol, Fantantonio ha ricoperto via via il ruolo di suggeritore e stoccatore, uomo di fascia e centrocampista, giocoliere e regista, arrivando al punto di trasformarsi in allenatore virtuale quando ha mutato la decisione di Del Neri di sostituire Pazzini con Pozzi (al rientro dopo un infortunio al ginocchio patito a Bologna il 14 marzo) scegliendo di dare personalmente il cambio al compagno.

Il Livorno, partito benissimo (buona occasione per Lucarelli al 2’, con girata di testa ‘sbucciata’), ha presto subito lo svantaggio e poi, grazie soprattutto a Bellucci (ex applauditissimo), ha cominciato con caparbietà il suo tentativo di rimonta, favorito dalla contemporanea mollezza dei padroni di casa. Gli uomini di Ruotolo manovrano con buona facilità a centrocampo grazie anche alla superiorità numerica nel reparto e privilegiano la fascia destra per tentare incursioni nell’area sampdoriana. In quella zona opera, sul fronte opposto, il treno Mannini-Ziegler, che non sempre riesce a chiudere con efficacia gli spazi.

La Samp si chiude, preoccupata, e cerca improvvise aperture ed i lampi di Cassano. Per tre volte, tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa, il numero 99 inventa per se stesso (39’ pt) e per i compagni (1’ e 3’ st), ma prima la difesa e poi l’imprecisione negano il raddoppio. La paura in casa Samp aumenta, così come la fiducia tra i livornesi. Il gioco ristagna a lungo a metà campo, con gli amaranto padroni del gioco ed i blucerchiati che continuano a sprecare. Al 14’ ci si mette anche la sfortuna, con una traversa colpita da Mannini su un sinistro scagliato dai 18 metri, a negare ai genovesi la rete della tranquillità. Il Livorno cerca di sfruttare gli squilibri dei blucerchiati, ma non riesce praticamente mai a centrare lo specchio della porta, consegnandosi così di fatto alla Samp che, con questo risultato mantiene anche l’imbattibilità casalinga (che dura da 27 partite) e raggiunge il record di punti nei campionati di serie A.

SAMPDORIA (4-4-2): Storari 6, Zauri 5.5, Gastaldello 6.5, Lucchini 6 (6’ st Rossi 6), Ziegler 6.5, Semioli 5.5 (26’ st Padalino 6), Tissone 5.5, Palombo 6, Mannini 6, Cassano 7 (40’ st Pozzi sv), Pazzini 6 (21 Guardalben, 18 Guberti, 19 Franceschini, 22 Cacciatore). All. Del Neri 6.

LIVORNO (3-5-2): De Lucia 6, Raimondi 6.5, Galante 6.5, Bernardini 6, Perticone 5.5, Pulzetti 6.5, Moro 6 (1’ st Di Gennaro 6), Mozart 5.5 (35’ st Prutsch sv), Vitale 6, Bellucci 6.5 (1’ st Danilevicius 5), Lucarelli 5.5 ( 92 Bardi, 5 Marchini, 46 Pieri, 91 Modica). All. Ruotolo 6

Arbitro: Trefoloni di Siena 6.

Reti: nel pt 5’ Cassano, nel st 39’ Ziegler. Ammoniti: Zauri, Bernardini per gioco scorretto. Angoli: 6 a 4 per la Samp. Recupero: 1’ e 3’ Spettatori: 25000 circa