Donna crocifissa: assise appello,Viti accettò rischio morte

(ANSA) – FIRENZE, 26 GEN – Riccardo Viti, idraulico condannato a 20 anni per aver seviziato fino a causarne la morte la prostituta romena Andreea Cristina Zamfir, 26 anni, agì “con dolo eventuale” cioè accettando il rischio di poter provocare il decesso della giovane per assecondare il proprio impulso sessuale. Così la corte di assise di appello di Firenze ha motivato la sentenza con cui il 3 novembre 2016 confermò la stessa pena inflitta in primo grado a Viti. Andreea Zamfir fu trovata uccisa il 5 maggio 2014 sotto un cavalcavia a Firenze. La corte di assise di appello ritiene che “la morte della Zamfir sia dipesa da una condotta del Viti sorretta quantomeno da dolo indiretto o eventuale: l’evento morte non era voluto, ma non era neppure una mera possibilità, essendo invece un evento previsto o assolutamente prevedibile” di cui Viti,”si rappresentò la significativa possibilità di verificazione, determinandosi ad agire comunque,anche a costo di cagionarlo”. La difesa di Viti ha annunciato ricorso in Cassazione.