Scontro Eurogruppo-Commissione su stop misure Atene

BRUXELLES. – La Grecia torna di nuovo pomo della discordia in Europa ma, aggiungendosi ad una lista in questa fase già lunga, il vertice europeo per ora tiene la questione ai margini. Perché se i leader dei 28 decidessero di parlarne, si arriverebbe facilmente alla rottura.

Una frattura tra istituzioni è infatti già avvenuta: dopo la decisione a sorpresa del presidente dell’Eurogruppo di congelare le misure sull’alleggerimento del debito, faticosamente approvate dai ministri dell’economia della zona euro il 5 dicembre scorso, la Commissione europea ha reagito duramente sconfessando la mossa “immotivata”, e chiedendo un chiarimento.

Calando di nuovo la Grecia nell’incertezza giuridica e procedurale: senza il parere della Commissione – è la convinzione di Bruxelles – l’Eurogruppo non può tornare indietro su una decisione già presa. Decisione che comunque non intimorisce Tsipras, che avverte: “No ai ricatti”.

La nuova battaglia tra Grecia ed Europa è scoppiata tre giorni dopo il via libera dell’Eurogruppo alla tanto attese misure a breve termine per alleggerire il debito. L’annuncio del premier greco, l’8 dicembre, di misure ‘una tantum’ per aiutare 1,6 milioni di pensionati poveri, ha scatenato l’ira del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, convinto che il greco stesse venendo meno ai patti.

La Germania ha quindi chiesto al presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, una verifica sulla compatibilità di tali misure con il programma di aiuti e il ‘Memorandum’ firmato da Atene l’anno scorso in cambio di 86 miliardi di euro. E qui si apre quello che, al momento, è ancora un giallo: con un comunicato, il presidente dell’Eurogruppo fa sapere che l’annuncio di Tsipras non è in linea con i patti, che alcuni Paesi la pensano così e che quindi manca l’unanimità necessaria per attuare le decisioni sul debito.

La Commissione, invece, fa sapere che l’analisi delle misure è ancora in corso e che l’esito è tutt’altro che scontato. Anzi, molto probabilmente gli aiuti sociali di Tsipras sono legittimi e non alterano il programma perché vengono coperti grazie ad un surplus superiore alle attese.

“L’Eurogruppo è la riunione dei ministri delle finanze, perché avvenga il blocco ci deve essere l’unanimità e che la Commissione esprima il suo punto di vista. La Commissione rappresenta l’interesse generale e il suo punto di vista è diverso”, ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici prima di incontrare Tsipras a margine della riunione dei socialisti Ue, indignati per la mossa dell’Eurogruppo. “Vergognosa” secondo il capogruppo dei socialisti e democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, che ci vede dietro “la mano malvagia di Schauble”.

Anche il presidente francese Hollande esprime sostegno alla Grecia che “deve essere trattata con dignità”. E il premier greco invita a fare “passi avanti”, “senza ricatti e con il rispetto della sovranità del Paese”.

(di Chiara De Felice/ANSA)

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