A Telaspazio la gestione di Galileo, il GPS europeo

Telespazio, Fucino
Telespazio, Fucino

BRUXELLES. – Galileo diventa operativo e contemporaneamente si tinge sempre più di azzurro. Nel giorno del lancio dei primi servizi offerti gratuitamente dal GPS europeo nato per dare un’alternativa al monopolio statunitense, la società Spaceopal, guidata da Leonardo tramite la controllata Telespazio, e dalla tedesca DLR GfR, ha infatti firmato a Bruxelles un contratto dal valore massimo di 1,5 miliardi di euro per la gestione per i prossimi 10 anni del programma di navigazione e localizzazione satellitare.

Il contratto, figlio di una gara europea, si somma ai servizi di Hosting, già assegnati dalla Commissione Ue ai due Centri di Controllo del Fucino e di Oberpfaffenhofen, vicino a Monaco di Baviera, entrambi gestiti da Spaceopal.

“Siamo orgogliosi di contribuire, con le nostre tecnologie e competenze, al sistema satellitare Galileo che offrirà servizi di qualità ai cittadini di tutto il mondo e potrà rappresentare un volano per la crescita economica e la competitività”, ha affermato Mauro Moretti, AD e Direttore Generale di Leonardo.

“E’ un contratto importantissimo per l’Italia” e per “tutta la filiera” che ruota intorno al progetto satellitare Galileo, l’eco di Luigi Pasquali, AD di Telespazio e capo settore spazio di Leonardo. Andando ai numeri, Pasquali sottolinea come il contratto costituisca una “realtà importante in termini economici”, visto che “vale più di un miliardo” e “ci farà lavorare 10 anni” con importanti ricadute sul sistema produttivo italiano nella piana del Fucino e non solo.

I servizi diventati operativi sono quelli legati alle operazioni di salvataggio, con geolocalizzazione effettuate in massimo 10 minuti, alla navigazione auto con accresciuta precisione oltre a quelli che aumentano la sicurezza pubblica e una migliore sincronizzazione delle infrastrutture chiave come energia e transazioni finanziarie.

Per ora Galileo, che ha in orbita 18 satelliti sui 30 previsti, lavorerà in interoperabilità con il GPS, offrendo però un risultato molto più preciso. Il sistema europeo diventerà pienamente operativo nel 2020, nel frattempo dovrebbero aumentare i dispositivi in grado di sfruttare il suo segnale, al momento limitati allo smartphone spagnolo BQ e a una serie di navigatori (la compatibilità sarà obbligatoria per tutte le auto nuove in vendita nella Ue dal 2018).

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