Osimo accoglie le opere dei musei e pinacoteche dei Monti Sibillini

Terremoto:a Osimo opere musei e pinacoteche Sibillini
Terremoto:a Osimo opere musei e pinacoteche Sibillini
Terremoto:a Osimo opere musei e pinacoteche Sibillini

OSIMO (ANCONA). – “Siamo orgogliosi di poter custodire opere così importanti in un luogo che è molto caro alla città, dove hanno studiato due futuri papi, Leone XII e Pio VIII, e Aurelio Saffi”, triumviro della Repubblica Romana, “e siamo felici di poter essere solidali con una comunità come quella dei Sibillini che è nel cuore di tutti”.

Così il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni che domani firmerà un protocollo d’intesa con i comuni della Rete Museale dei Sibillini e il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Vasco Errani per il deposito temporaneo a Palazzo Campana delle opere custodite in musei e pinacoteche dei Comuni terremotati.

“Sono già arrivate – spiega Pugnaloni – 36 opere trasferite dalla Pinacoteca di San Ginesio, poi si valuterà di volta in volta cosa e come trasportare dalle altre strutture della Rete museale. Basti comunque pensare che solo a Montefortino sono da mettere in salvo più di 140 opere”.

Palazzo Campana, sede dell’omonimo Istituto per l’Istruzione permanente e luogo di conservazione della biblioteca comunale, dell’archivio storico comunale, della biblioteca storica del collegio, e di altri istituti come il museo civico con annessa sezione archeologica, “farà da custode di questi beni, ma stiamo già pensando a una grande mostra, forse già a Natale, per esprimere la nostra vicinanza e solidarietà ai terremotati.

Per noi, poi, ospitare le opere significa anche proseguire nel rilancio culturale della città, dopo la mostra ‘Le stanze segrete’ di Vittorio Sgarbi che ha fatto registrare oltre 40mila presenze”.

Della Rete museale dei Sibillini fanno parte i Comuni di Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno e San Ginesio, in un territorio di riferimento che si estende su tre province, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, abbracciando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

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