Roma: Raggi, “squadra pronta, ci sono state difficoltà ma ora più forti”

Roma: Raggi
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ROMA. – Dopo mesi di giravolte sulle nomine e balletti sugli assessori, Virginia Raggi arriva in Aula Giulio Cesare forte di una sua squadra al completo. Di buon mattino presenta all’Assemblea Capitolina i due nuovi assessori: al bilancio, Andrea Mazzillo, e alle partecipate, Massimo Colomban. Li introduce con orgoglio illustrandone meriti e curriculum, li ringrazia per aver accettato la difficile sfida della Capitale e parla di una giunta “arricchita”.

Sul finale lascia scivolare un sincero e costruttivo mea culpa: “Sarebbe ipocrita negarlo, in questi primi mesi abbiamo avuto qualche difficoltà – dice la sindaca -. Tuttavia, le difficoltà ci hanno aiutato a crescere, perché le difficoltà o abbattono o aiutano a crescere”. “In questi tre mesi abbiamo avuto modo di rafforzare il gruppo e di imparare – continua Raggi -. È chiaro, nessuno di noi tranne pochi che erano stati all’opposizione, aveva mai fatto questo fino ad ora, ma stiamo affrontando tutto questo con grande determinazione. Ringraziamo i romani che ci hanno dato fiducia, che hanno avuto la pazienza di attendere fino ad oggi per tanti anni un’amministrazione che lavorasse al loro fianco”.

La sua maggioranza applaude: i consiglieri pentastellati vogliono voltare la pagina delle polemiche per poter parlare di quello che a Roma stanno cercando di fare. Per il capogruppo Paolo Ferrara “l’errore più grande è stato non comunicare quel che di buono abbiamo fatto per questa città ed abbiamo fatto tantissimo. Errori di comunicazione e, probabilmente, anche nella composizione della squadra”.

Al battesimo dell’Aula, il neo assessore Mazzillo risponde sullo stato dei conti “non in ordine” e attacca il Pd. Le “anomalie” registrate nelle partecipate, afferma Mazzillo rivolto alla capogruppo dem Michela Di Biase “derivano da scelte operate dalle precedenti amministrazioni, la cui riferibilità politica non le è certamente estranea”.

“Ma noi non eravamo compagni di partito, assessore? Vedo che ci ha messo poco a dimenticare i suoi trascorsi…”, gli risponde tagliente Di Biase alludendo alla passata militanza di Mazzillo proprio con il Pd. Lui, ora tutore dei conti nella giunta Raggi informa di un debito finanziario da 1,2 miliardi ma assicura: “Non siamo assolutamente vicini al dissesto finanziario”.

L’opposizione capitolina punta il dito: “Il M5S ignora il piano di rientro”. L’assessore ribatte: “Viene discusso costantemente con gli uffici tecnici, non ci sono problemi”.

Colomban, da parte sua, nella conferenza stampa tenuta nel pomeriggio con Mazzillo, assicura: “Nessuno vuole privatizzare le società partecipate, vogliamo renderle efficienti”. Ma avverte “se poi sarà necessario applicare una partnership con i privati per ridurre i costi, perché no?” “Dopo più di tre mesi ‘habemus giuntam’. Caro sindaco Raggi, speriamo che l’agonia sia finita e che si possa cominciare a parlare dei problemi crescenti dei romani”, auspica Giorgia Meloni (FdI).

Se è vero che la giunta è completata, il caso Muraro – l’assessore all’Ambiente nella bufera per le indagini che la riguardano – continua ad agitare gli animi dei pentastellati. “Che farei io della Muraro se fossi il sindaco? E’ un’ipotesi irrealistica, non saprei che cosa rispondere. – dice il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito – Giustamente si vuole vedere quali sono i contenuti dell’indagine prima di prendere una decisione”.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

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