Salvini rilancia la leadership sulla Lega e attacca Parisi

Salvini rilancia la leadership sulla Lega e attacca Parisi
Salvini rilancia la leadership sulla Lega e attacca Parisi
Salvini rilancia la leadership sulla Lega e attacca Parisi

ROMA – La vera resa dei conti ci sarà a settembre quando Stefano Parisi svelerà le ‘carte’ sul suo progetto politico e sul rilancio di Forza Italia. Ma, prima ancora di entrare nei dettagli, Matteo Salvini non ci sta a perdere terreno nella sfida per la conquista della leadership del centrodestra.

L’incontro con Silvio Berlusconi qualche giorno fa ad Arcore è servito sostanzialmente per riallacciare il legame dopo mesi di gelo iniziando un confronto sui contenuti che possono avvicinare Lega e Forza Italia. Una strada difficile da percorrere insieme perchè il centrodestra a cui pensa il leader della Lega non è il progetto a cui lavorano il Cavaliere e Stefano Parisi.

E sono proprio le prime mosse dell’ex ad di Fastweb, insieme ai suoi buoni rapporti con tutta l’area centrista vicina ad Angelino Alfano, che contribuiscono ad alzare lo scontro.

– Parisi? Non è che mi tolga il sonno la notte – commenta sarcastico il leader del Carroccio da sempre gelido nel dare giudizi sul progetto a cui lavora l’ex manager – Quando avrò capito che cosa vuole fare – osserva ancora – lo commenterò. Il nulla e il vago mi è difficile commentarlo.

Parole che la dicono lunga sul clima che si respira dentro il centrodestra. Si tratta poi solo di un assaggio in vista di settembre quando Salvini e Parisi si sfideranno a distanza, uno da Pontida e l’altro a Milano dove ha in programma, negli stessi giorni del raduno del Carroccio, la convention per il nuovo contenitore politico. In attesa di conoscere gli sviluppi dell’operazione Parisi, il leader del Carroccio mette le cose subito in chiaro:

– Le idee della Lega che ho sottoposto anche a Berlusconi l’altra sera devono essere attuate rapidamente – avverte Salvini che poi su un punto vuole essere altrettanto chiaro:

– Se su questo Berlusconi ci sta e da’ una mano, sono contento. Se invece qualcuno in Forza Italia ha nostalgia dell’inciucio con Renzi, ce lo faccia sapere.

Nella Lega però non la pensano tutti come il segretario. Oltre a Roberto Maroni che non ha mai fatto mistero di apprezzare l’ex candidato del centrodestra al comune di Milano, a scendere in campo è anche Umberto Bossi. In un’intervista al Corriere il Senatur rivela di avere “una buona sintonia” con Parisi e, parallelamente, non lesina critiche al segretario leghista:

– Alle ultime amministrative ha puntato su Roma come porta verso il Sud: se avesse preso voti, si sarebbe potuto proporre come premier. Invece…

Chi tra i big di Forza Italia resta convinto che non vada buttata al mare l’alleanza con il Carroccio è Giovanni Toti. Il governatore ligure non è mai stato tra i fan più accaniti di Stefano Parisi.

– Non è l’uomo nuovo – osserva – era direttore generale di Confindustria quando io ero ancora al liceo.

Nessuna preclusione sull’ex manager “è un uomo capace”, ma il presidente della Liguria si dice convinto che Fi non debba rinunciare alle proprie alleanze. In attesa di conoscere quali siano le intenzioni di Parisi, e soprattutto cosa ha in mente di fare Silvio Berlusconi una volta che l’ex direttore generale di Confindustria presenterà il suo progetto, a finire sotto i riflettori è un sondaggio Ixè per la trasmissione Agorà estate in cui si evidenzia che il 55% degli elettori di centrodestra gradirebbe la leadership di Stefano Parisi. Rilevante però anche la quota dei contrari: il 42%.

(Yasmin Inangiray/ANSA)

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