Afghanistan, feriti tre soldati italiani

Afghanistan, ore 11 circa: un altro attacco al contingente italiano provoca 3 feriti, uno è grave. Quando in Italia erano le 8.30 i tre alpini della Task Force North che stavano effettuando attività di supporto alle
forze di sicurezza afgane sono stati attaccati a sud di Bala Murgab da un gruppo di talebani.

Nello scontro a fuoco un ufficiale è stato colpito a una spalla e a un polmone, ma secondo il ministro della Difesa Ignazio La Russa “non è in imminente pericolo di vita, anche se la prognosi resta riservata”, un altro soldato è stato ferito all’inguine mentre il terzo solo in modo superficiale. I tre sono stati ricoverati nell’ospedale di Herat e durante il trasporto dell’ufficiale ferito gli insorti hanno attaccato anche l’elicottero che lo trasportava, danneggiandolo con diversi colpi di arma da fuoco.

I nomi dei tre soldati feriti non vengono ancora resi noti perché, ha spiegato il ministro della Difesa italiano, le famiglie non sono state ancora avvisate. Ai tre soldati il sottosegretario Gianni Letta ha rivolto, a nome di tutto il Consiglio dei ministri da poco concluso, un ”caloroso augurio” di pronta guarigione.

L’attacco ai militari italianiè avvenuto in una zona che secondo La Russa è ormai “molto pericolosa” perché gli insorti vengono spinti a nord nell’area di competenza italiana
“dall’attività dei militari americani e inglesi”. In pratica secondo il ministro si tratterebbe di una vera e propria
“via di fuga” e per questo “il pericolo di conflitti a fuoco è più frequente ed evidente” per il contingente italiano. Alcune ore prima, alle 6.25 (le 2.55 italiane) c’è stato un attentato kamikaze conun’auto ad Herat, davanti alla base del Comando regionale occidentale dell’Isaf sotto responsabilità italiana. Ad essere colpita è stata un’auto della polizia afgana e i tre agenti che si trovavano a bordo sono rimasti feriti. Nessun militare italiano invece è stato coinvolto dall’esplosione.

Subito sono scattate le indagini per cercare di ricostruire
l’esatta dinamica dei fatti e arrivare ai responsabili dell’azione, ma al momento non è ancora possibile stabilire se l’attentato avesse come obiettivo imilitari della Nato, e in particolare quelli italiani, o le forze di sicurezza afgane. Ad ogni modo, secondo il portavoce del contingenteitaliano in Afghanistan, il capitano Antonio Caliandro, non ci sono elementi per collegare i due episodi avvenuti a così poche ore di distanza che
hanno interessato i nostri militari.