Scajola rinuncia a ricorso in Cassazione su casa Colosseo

(ANSA) – ROMA, 17 MAR – L’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola ha rinunciato al ricorso in Cassazione contro la dichiarazione di prescrizione con la quale la Corte di Appello di Roma, il 31 ottobre 2014, aveva emesso nei suoi confronti il ‘non doversi procedere’ in relazione all’accusa di finanziamento illecito nell’ambito della vicenda sull’acquisto della casa al Colosseo che, secondo quanto sostenuto dall’ex titolare del Viminale, sarebbe avvenuto “a sua insaputa” con l’aiuto economico dell’imprenditore Diego Anemone. In primo grado, Scajola era stato assolto mentre in secondo grado è arrivata la prescrizione del reato che risale al 2004. La Procura di Roma aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione. L’appartamento di 180 metri quadrati, fu acquistato per un milione e 700 mila euro. Scajola di tasca sua ne mise solo 610 mila, al resto della somma provvide Anenome, finito nelle inchieste sugli appalti del G8 e sui Grandi Eventi. Nel 2014, l’appartamento è stato venduto da Scajola per un milione e 630 mila euro.