Fiom pronta a riaprire le trattative

POMIGLIANO D’ARCO (NAPOLI) – Un segnale lanciato ieri dal segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, davanti ad oltre 1500 persone, tra delegati, operai ed Rsu di tutta Italia, accorsi a Pomigliano d’Arco all’assemblea generale del sindacato. ‘’Così come è’’, l’accordo non piace, è stato ribadito nel documento approvato all’unanimità, con il quale, inoltre, si ringraziano gli operai ‘’per non essersi piegati al ricatto della Fiat’’, in occasione del referendum. Un’assemblea affollata, durante la quale hanno preso la parola, oltre a Landini, anche Vincenzo Scudiere, della segreteria nazionale della Cgil, che ha sottolineato la ‘’scelta coraggiosa’’ della Fiom di ‘’non stare a guardare alla finestra’’, e molti delegati e rsu di stabilimenti Fiat e dell’indotto. Tanti applausi per i relatori, che hanno parlato davanti ad uno striscione sul quale campeggiava la scritta ‘’In fabbrica, in ufficio, a scuola, a casa, senza diritti siamo solo schiavi’’.

E proprio sulla scia dei diritti che l’accordo metterebbe a rischio, è andata avanti l’assemblea, durante la quale non sono mancate le critiche al Governo ed al ministro Sacconi.
– Il ministro del Lavoro non è super partes come dovrebbe essere – ha tuonato Landini.


E la risposta di Sacconi non si è fatta attendere.
– Non sono super partes? – ha rilanciato il ministro – ho le mie convinzioni che sono robuste e radicatissime, ma cerco di fare in modo che le cose vadano avanti con il maggior consenso possibile.


Scudiere, invece, ha sostenuto che ‘’il silenzio della Fiat è inquietante’’, e che ‘’l’azienda non può affermare, come ha fatto, che con noi non si parla più perchè il confronto in una trattativa è un elemento essenziale ed il consenso dovrebbe essere altro elemento essenziale anche nelle azioni di governo’’.
– Sono d’accordo con Landini – ha proseguito Scudiere – quando dice che teniamo aperta la porta del confronto: è una scelta coraggiosa ma anche la più difficile in quanto se non si sceglie di stare alla finestra, si sceglie la strada della responsabilità.


Sacconi ha replicato anche a questo, e subito ha precisato che l’ad della Fiat ‘’ha detto che rispetta coloro che hanno firmato l’accordo’’, e che la ‘’porta è sempre aperta’’ anche alla Fiom. Ma le repliche più pesanti a quanto sostenuto nel corso dell’assemblea della Fiom, sono piovute da alcuni esponenti dei sindacati firmatari dell’accordo.


Duro il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, contro i colleghi della Fiom che, dice, ‘’non riesce a capire che non c’è nessuna trattativa da riaprire, ma che il negoziato con la Fiat è terminato con l’accordo del 15 giugno. Se la Fiom vuole rientrare può farlo aderendo all’intesa sottoscritta’’. Per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, le critiche della Fiom ‘’sono barzellette già sentite’’, aggiungendo che ‘’l’accordo per il trasferimento della Panda a Pomigliano si farà perchè gli interessi in campo, per sindacato e azienda, sono strategici’’.