Fiat, Tremonti-Bonanni accordo modello

ROMA – Confronto che resta acceso con, sullo sfondo ma sempre più vicino, il cda che si terrà mercoledì nella sede Chrysler di Detroit, nel quale oltre ai conti dovrebbero prendere forma le linee guida dell’operazione di spin off dell’auto.


L’intesa di Pomigliano è un modello, può essere la strada da seguire per altre vertenze, dice il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. Mentre anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in una intervista a Repubblica torna ad indicare l’accordo dello stabilimento campano come un passaggio positivo per il Paese, ‘’con il lavoro che non esce ma torna in Italia e nel Mezzogiorno’’.


Dibattito aperto anche sul fronte politico. L’Italia dei Valori ha acquistato una pagina dell’Unita’ per una lettera aperta all’ad Sergio Marchionne e ai lavoratori.
‘’Ci chiediamo se la Fiat non stia creando un problema sociale enorme per ricontrattare con lo Stato e con il sistema bancario nuovi finanziamenti’’, scrive il leader dell’Idv Antonio Di Pietro dopo aver sottolineato che ‘’Fiat è una azienda che ha sempre ricevuto importanti finanziamenti pubblici e non può quindi pensare all’Italia solo come ad un mercato, come se non vi fosse responsabilità sociale per le risorse ricevute’’.
Oggi la Fiom riunisce a Roma il coordinamento nazionale del gruppo Fiat. Il segretario generale Maurizio Landini porterà sul tavolo del confronto interno al sindacato il tema dello scontro con l’azienda sui licenziamenti (tre delegati Fiom ed un quarto lavoratore) e il nodo del mancato pagamento ai dipendenti del saldo del premio di risultato. Intanto, in un dibattito a distanza, con interviste sulle colonne dei giornali, è serrato il botta e risposta tra i leader sindacali.


E’ il turno del leader della Cisl, Raffaele Bonanni. Anche se ‘’ogni accordo aziendale ha una storia a se’’, dice Bonanni in una intervista al Corriere della Sera, ‘’come per Pomigliano la Cisl è pronta a sottoscrivere intese dove, in cambio di una maggiore flessibilità, si salvaguardi l’occupazione, anzi la si aumenti riportando il lavoro in Italia, e si ottengano pure dei vantaggi salariali’’.


Lo scontro tra il lingotto ed il leader della Cgil Guglielmo Epifani?
– Epifani prima di dire alla Fiat quello che dovrebbe fare dovrebbe dirlo alla Fiom, se vuole assumersi le sue responsabilità di dirigente – dice il segretario della Cisl. Che sui licenziamenti di delegati Fiom risponde con un commento secco: sono giusti?
– Lo deciderà il giudice.


Intanto c’è attesa per la riunione del prossimo Consiglio di Amnninistrazione, che Fiat terrà lontano da Torino, a Auburn Hills, nello stato americano del Michigan, quartier generale della Chrysler, mercoledì prossimo. Sul tavolo l’approvazione del bilancio del secondo semestre, quindi anche del primo semestre. L’attesa è anche per eventuali decisioni sul percorso per il previsto spin-off del settore auto. A partire da una messa a punto delle tappe per il progetto separazione in due società, una per l’auto e l’altra per i veicoli commerciali e le macchine agricole, varato dal Cda lo scorso 21 aprile con l’obiettivo di realizzarlo ‘’entro sei mesi’’.