La Francia avvia le espulsioni dei rom

PARIGI – Inseguita da mille polemiche da parte delle Ong, dell’opposizione e dell’Onu, la Francia ha rimpatriato ieri i primi rom in situazione irregolare verso la Romania.

Un gruppo di 61 persone è decollato dall’aeroporto Saint-Exupery di Lione per atterrare a Bucarest. Mentre l’aereo della Blue Air prendeva il volo, il presidente rumeno Traian Basescu lanciava un appello all’Ue per ‘’un programma europeo di integrazione dei rom’’, proposta già avanzata da Bucarest nel 2008.
A fargli eco il ministro dell’Interno francese, Brice Hortefeux, che da giorni chiede la ‘’collaborazione’’ della Commissione Europea per creare un ‘’programma di integrazione’’ dei rom espulsi nei loro Paesi d’origine.
Quello partito ieri è solo il primo di una fitta serie di voli di rimpatrio di rom dalla Francia verso Romania e Bulgaria. Già oggi ne partirà un altro, con un ‘’centinaio di persone a bordo’’, e un terzo decollerà il 26 agosto.

Ogni adulto che ha accettato il rimpatrio volontario è partito con 300 euro in tasca ed ogni minorenne con 100.

“Ciascuna delle persone allontanate è stata oggetto di un esame sulle condizioni del suo soggiorno in Francia”, ha specificato il ministero dell’Immigrazione francese, in risposta alla Commissione europea che ha ricordato di ‘’rispettare le regole’’ sulla libertà di circolazione nell’Ue. Ma le critiche fioccano.

Sul quotidiano ‘Liberation’, Robert Kushen, direttore del Centro europeo per i diritti dei rom, sostiene che il governo francese ‘’strumentalizza i rom per mostrare il pugno duro sulle questioni dell’ordine pubblico’’. Opposizione e Ong denunciano il clima di razzismo e di xenofobia nei confronti della popolazione rom, diventata il ‘’capo espiatorio’’ dell’esecutivo. Ma Parigi rincara la dose.

“I bambini non devono servire da alibi’’, ha affermato il segretario di Stato alla Famiglia Nadine Morano, interpellata dalla radio Europe1. ‘’Quando si vedono persone sedute in strada – ha proseguito – che si servono di bambini, alcuni sotto effetto di farmaci per essere un po’ drogati o addormentati, che chiedono la carità, non si può accettare un simile comportamento’’.

Parole cui si accompagnano i fatti: altri due campi illegali vicino a Grenoble e a Lille sono stati sgomberati, portando il totale a oltre 50 nell’ultimo mese. Entro fine agosto saranno 700 i rom costretti a lasciare la Francia, dove, spesso in alloggi di fortuna o occupati, vivono circa 15.000 nomadi.

Gli ultimi eventi hanno instaurato un clima di alta tensione tra Parigi e Bucarest, dove il ministro degli Esteri, Teodor Baconschi, si è detto ‘’preoccupato’’ di fronte ai ‘’rischi di uno scivolone populista’’ e di ‘’reazioni xenofobe’’. Anche nella stessa Romania, infatti, i rom (tra i 530 mila e i 2 milioni e mezzo) sono oggetto di discriminazioni. ‘’Arrivano i francesi’’, titola polemico il quotidiano romeno Evenimentul Zilei, sottolineando che è solo l’ “ennesimo rimpatrio”. ‘’Ma senza un programma di reinserimento coerente – conclude il giornale – molti ripartiranno’’.