ROMA. – L`economia dell`area euro si sta gradualmente riprendendo e l`inflazione sta calando verso i livelli obiettivo della Bce. Le banche dell`area si sono dimostrate resilienti al forte aumento dei tassi di interesse e i rendimenti sui titoli di Stato sono rimasti moderati nonostante gli elevare l`elevato debito pubblico.
“A dispetto di questi segni rassicuranti, persistono sfide rilevanti: i margini di bilancio sono diminuiti, mentre le pressioni sulla spesa potrebbero aumentare ancora. L`invecchiamento della popolazione e la crescita della produttività pesano sulle prospettive di medio termine”.
E intanto l`intensificarsi delle tensioni geopolitiche, delle dispute commerciali commerciali e delle politiche industriali che distorcono il mercato “possono complicare ulteriormente le prospettive economiche e le politiche da seguire per una regione altamente aperta”.
Lo afferma il fondo monetario internazionale nella sua relazione conclusiva al termine delle ispezioni annuali condotte nell`eurozona.
Secondo l`istituzione di Washington queste sfide richiedono “politiche di stabilizzazione macroeconomica ben calibrate” e riforme strutturali per rafforzare l`architettura dell`Unione Europea e del mercato unico. Queste politiche possono al tempo stesso rinvigorire la crescita, migliorare la resilienza e intervenire per far fronte agli shock di una economia globale più frammentata.
Il Fmi vede rischi tendenzialmente di indebolimento per le prospettive di crescita mentre li reputa complessivamente bilanciati per l`inflazione.
(Voz /askanews)