Catalogna, primo giro di contatti per il PSC


Il Partito Socialista della Catalogna avrà tempo fino al 10 di giugno per sbloccare la situazione ed evitare la ripetizione delle elezioni.


MADRID – Primo giro di contatti. Ottenuto il trionfo nelle urne, è cominciata per Salvador Illa e il Partito Socialista Catalano la fase più delicata e complessa: quella dei negoziati. I socialisti hanno iniziato ad esplorare i possibili patti per creare le condizioni che rendano possibile l’investitura di Salvador Illa.

Alicia Romero, la numero due del PSC, ha ammesso che la campagna elettorale per il Parlamento europeo avrà probabilmente riflessi nei negoziati e informato che “sono state fate le prime telefonate”. Ha assicurato che Illa parlerà con tutte le forze politiche “per contrastare e condividere sentimenti e volontà e da qui, negoziare”, ad eccezione di quelle di estrema destra. Cioè, con Vox e Aliança Catalana.

Romero ha ricordato i risultati elettorali e commentato che “le forze politiche hanno bisogno di digerire quanto è accaduto nella Catalogna”.

Dal canto suo, Illa ha sottolineato che la vittoria socialista “è un primo passo” che permette di aprire una “nuova fase” nella Catalogna; una fase “senza fazioni o blocchi”. Inoltre, in una lettera ai militanti del partito, ha sottolineato che il trionfo alle elezioni di domenica scorsa è il  riconoscimento dell’effetto distensivo delle politiche del governo “impegnato nel dialogo e nella convivenza”.

Il Partito Socialista della Catalogna avrà tempo fino al 10 di giugno per sbloccare la situazione ed evitare la ripetizione delle elezioni. Quella del ritorno alle urne è la soluzione che non piace a nessuno. È per questo che i socialisti pretendono iniziare subito i negoziati con i partiti politici. In particolare, con Erc che, pur avendo perso un gran numero di deputati, continua ad essere l’ago della bilancia”.

È ovvio che il PSC ritenga la soluzione migliore un governo in solitario ma è cosciente che ciò non accadrà. O, almeno, è lo scenario meno probabile, Il PSC ha assicurato che “non rinuncia” a presiedere la Camera catalana. E ha ricordato che sono il gruppo di maggioranza.

A dare un aiuto al PSC in questa difficile fase dei negoziati è stato Joan Tardà, ex portavoce di ERC in Parlamento. Tardá ha chiesto alla leadership del partito di agire “con il cervello e non con il coraggio”. E di facilitare l’investitura di Salvador Illa allontanando il pericolo di una ripetizione delle elezioni. La proposta di Tardá non para sia piaciuta .

Intanto il Partito Popolare non taglia i ponti né chiude le porte al PSC. Alejandro Fernández ha comunque avvertito che non si lasceranno ingannare.

Redazione Madrid

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