Mosca: “Condanniamo paesi che hanno permesso abbattimento IL-76

Resti di un aereo russo abbattuto nelle vicinanze di Chernobyl.
Resti di un aereo russo abbattuto nelle vicinanze di Chernobyl. (EPA/State Emergency Service press service)

MADRID. – Mosca “condanna fermamente i paesi stranieri che, fornendo armi a Kiev, hanno permesso di attaccare l’aereo militare Il-76 caduto a Belgorod; senza il sostegno esterno dell’Ucraina, tali attacchi terroristici non sarebbero avvenuti”. 

Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Commettendo tali atrocità – ha aggiunto Zakharova –  il regime di Kiev sta cercando di risvegliare l’interesse della comunità mondiale per la crisi ucraina, per incoraggiare i suoi sponsor non solo a mantenere, ma anche ad aumentare il volume dell’assistenza finanziaria e delle forniture di armi”. 

La rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo ha invitato i governi responsabili e le strutture internazionali a condannare “i brutali attacchi terroristici compiuti dal regime di Kiev”. Zakharova ha aggiunto che “per coloro che si considerano civili o vogliono lottare per questo”, la finestra di opportunità per condannare i crimini delle autorità ucraine rimane attualmente aperta, ma, secondo lei, ora “si sta chiudendo”.

Zakharova ha tracciato un parallelo con la Seconda Guerra Mondiale, quando non tutti i paesi “si unirono immediatamente alle fila degli antifascisti”, ma quelli che riuscirono a “passare dalla parte della luce e del bene” prima della fine della guerra “divennero venerati stati e comunità per decenni”. Il diplomatico ha anche ricordato “il destino di coloro che non hanno avuto il tempo di rifiutare il sostegno al Terzo Reich”, ricordando che “sono andati in tribunale”. 

Da Mosca giunge inoltre una ferma protesta per le prossime esercitazioni annunciate dalla Nato in Europa. Si tratta delle esecitazioni “Steadfast Defender” che verranno condotte vicino ai confini della Russia e che la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca non ha esitato a definire “un’aperta provocazione”. 

La Steadfast Defender 2024 si svolgerà da febbraio a maggio e, secondo quanto dichiarato dal capo del comitato militare dell’Alleanza atlantica, Rob Bauer, l’operazione “elaborerà una risposta a una possibile invasione della Russia sul fianco orientale”. 

Per Zakharova dunque “tali manovre sono di natura apertamente provocatoria. Per diversi mesi, un gruppo di 90mila uomini provenienti da 31 paesi membri della NATO e dalla Svezia opererà attivamente vicino ai confini russi nel territorio dalla Norvegia alla Romania. Questo passo è deliberatamente volto ad aggravare la situazione, aumenta il rischio di incidenti militari e potrebbe, in ultima analisi, portare a conseguenze tragiche per l’Europa”. 

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