Ucraina, Pushilin: “Mercenari francesi tra le forze di Kiev. Ecco le prove”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky posa per un selfie con i soldati di stanza a Kherson.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky posa per un selfie con i soldati di stanza a Kherson. (Ufficio stampa della Presidenza Ucraina).

MADRID. – Venerdì il presidente francese Emmanuel Macron aveva dichiarato chiaro e tondo di fronte a una platea di militari che l’impegno francese per il sostegno a Kiev continuerà indefessamente in quanto “Il nostro dovere è rendere impossibile la vittoria russa”.

Oggi, forse non a caso, l’agenzia statale russa Ria Novosti dà ampio spazio alla notizia secondo la quale un elenco parziale dei “mercenari francesi che erano a Kharkov durante l’attacco russo alla loro posizione” è stato divulgato da alcuni volontari francesi dell’organizzazione SOS Donbass, che comunicano con i connazionali nei territori controllati da Kiev. Si tratta di un elenco di 13 nomi che dimostrerebbe la presenza di combattenti transalpini tra le file ucraine, negata da Parigi.

“Sulla base dei dati dell’intelligence e di quanto verificato in prima linea, abbiamo la certezza che vi siano cittadini francesi che combattono dalla parte delle forze armate ucraine sotto contratto”, ha dichiarato da parte sua il capo dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin.

“Le leggi francesi – ha aggiunto Pushilin – proibiscono l’attività bellica mercenaria, ma abbiamo già sperimentato il fatto che (gli occidentali, ndr) agiscono sempre con doppi standard dal 2014, quindi per me quanto sta accadendo non appare sorprendente”. L’età dei francesi che presero parte alle ostilità in Ucraina verierebbe dai 24 ai 49 anni.

La cittadinanza multipla

Sempre in tema di combattenti stranieri, proprio questa mattina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha proposto che i combattenti stranieri e le persone di origine ucraina impegnate nella guerra contro la Russia possano ottenere la cittadinanza ucraina senza dover rinunciare all’altra nazionalità. Si tratterebbe di un cambiamento radicale, poiché la legge attuale vieta la multinazionalità.

Il presidente ucraino ha assicurato sui social network che la riforma dovrebbe avvantaggiare “i combattenti stranieri venuti a difendere l’Ucraina, coloro che lottano per la libertà dell’Ucraina come se fosse la loro patria”.

Prima visita ufficiale di Tusk a Kiev

Il primo ministro polacco Donald Tusk è giunto questa mattina a Kiev per la sua prima visita ufficiale. In programma incontri con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il primo ministro Denys Chmyhal. L’ex presidente del Consiglio europeo, insediatosi il 13 dicembre, ha recentemente affermato che la situazione in Ucraina in generale e in prima linea in particolare rappresenta “la questione numero uno per la sicurezza polacca”.

In ogni caso, “anche altre questioni devono essere affrontate, in particolare quelle legate agli interessi degli autotrasportatori polacchi”, ha aggiunto Tusk. I camionisti polacchi, che da novembre bloccano la frontiera con l’Ucraina per denunciare la “concorrenza sleale” di Kiev, hanno sospeso la loro azione la settimana scorsa, in attesa dei risultati dei colloqui condotti dal nuovo governo a Kiev e a Bruxelles.

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