Ranking università Europa, Italia quarta: Politecnico Milano la migliore

l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del suo intervento all'inaugurazione del nuovo Campus di Architettura del Politecnico di Milano
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del suo intervento all'inaugurazione del nuovo Campus di Architettura del Politecnico di Milano. (Ufficio Stampa e Comunicazione del Quirinale)

ROMA. – QS Quacquarelli Symonds ha pubblicato la prima classifica delle università europee, che valuta le università in base alla reputazione internazionale, alla quantità e impatto della ricercar prodotta, alle risorse dedicate all’insegnamento, all’internazionalizzazione e ai risultati occupazionali (metodologia).

Sono elencate 688 istituzioni in 42 membri del Consiglio d’Europa, tra cui 106 università mai classificate in precedenza da QS: l’Italia si posiziona al quarto posto in Europa per numero di università (51), mentre il Politecnico di Milano si conferma il migliore ateneo italiano ottenendo il 47mo posto, dopo aver migliorato il proprio risultato nel recente QS World University Rankings. Il PoliMi è l’unico ateneo italiano a figurare tra le prime cinquanta, con la Sapienza (65mo posto), l’Università di Bologna (78) e l’Università di Padova (89) che si posizionano tra le prime cento.

In cima alla classifica c’è l’Università di Oxford, seguita dal Politecnico di Zurigo e dall’Università di Cambridge.

Riguardo il numero di università classificate, il Regno Unito domina con 107 atenei nel ranking, seguito da Turchia (73), Germania (53), Italia (51) e Francia (50).

“Sebbene il Regno Unito domini la classifica, soprattutto grazie al rilievo globale di Oxbridge e all’influenza della ricerca prodotta, l’eccellenza permea l’intera regione europea”, ha dichiarato Ben Sowter, vicepresidente di QS: “I nostri dati evidenziano diversi punti di forza: dall’attrazione di talenti internazionali – docenti, ricercatori e studenti – alla creazione di potenti alleanze di ricerca e alla qualità dei laureati, apprezzati dai datori di lavoro internazionali”.

(askanews)

Lascia un commento